Tu chiamale se vuoi... intuizioni. Mercato, valore, rendimento: a fine stagione sarà eletto il 'Best Value Player'

Li chiamano 'crack', colpi, scommesse vincenti, intuizioni come partite che magari durano anni e che si giocano prima sul terreno del mercato e poi su quello di gioco. Quei giocatori che superano le aspettative ed hanno un rendimento costante e crescente come il loro valore. 

Negli ultimi anni le plusvalenze hanno ricoperto un ruolo sempre più rilevante nei bilanci delle società. Soltanto in Serie A il loro valore complessivo ha superato i 730 milioni di euro nella stagione 2017/2018, aumentando di circa 400 milioni di euro nell'arco di tre stagioni e salendo del doppio rispetto al 2016.

Nella storia del nostro campionato il primato appartiene ancora a Paul Pogba con il suo ritorno al Manchester United tre anni fa; dopo di lui c'è Zinedine Zidane che dieci anni prima aveva segnato un altro pezzo di storia del calciomercato, più di Kakà e del più recente trasferimento di Alisson al Liverpool (fonte: Transfermarkt).

E l'iniziativa prende anche un risvolto 'green' con un premio parallelo destinato al 'Best Value Young Player'. Sviluppato in collaborazione con l'Udinese Academy League, questo riconoscimento vuole valorizzare e spronare i ragazzi della categoria Giovanissimi (nati tra il 2004 e il 2005) di tutte le scuole calcio italiane affiliate al club bianconero. Promozione dei giovani talenti ma anche dei loro valori, della loro determinazione e della loro motivazione. Senza dimenticare il rendimento scolastico. Già, perché a quell'età non è la pagella del Fanta che conta, bensì quella di fine quadrimestre. I meriti di campo che si uniscono a quelli conquistati dietro il banco, il calcio che si fa anche scuola... di vita. A ricordare che 'the Best' non si nasce ma si diventa.

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