Trapani, Petroni: "Non siamo in grado di continuare"

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Dopo mesi di silenzio Fabio Petroni ha rotto il suo silenzio e per il Trapani non sono notizie positive. In un incontro con la stampa svoltosi oggi pomeriggio alla sala "Fulvio Soldano" del comune di Trapani, il patron del club granata ha spianato la strada alla sua uscita di scena: "Non siamo in grado di continuare". 

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Una situazione difficile, complice una situazione debitoria importante, come rivelato dallo stesso rappresentante di Alivision: 1,8 milioni di euro verso l'erario, almeno 350.00 mila euro verso i debitori e 20 dipendenti senza stipendi da 3 mesi.

Petroni, che questa mattina ha incontrato i rappresentanti del comitato "C'è chi il Trapani lo ama", ha parlato proprio del possibile ingresso in società del gruppo locale: "Questa sera dal notaio Camilleri depositeremo la nostra disponibilità a vendere - spiega - dando anche la possibilità di rimanere come sponsor nel Trapani Calcio".

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Nel caso in cui dovesse arenare la trattativa, però, le prospettive non sono rosee: "Noi auspichiamo che il Comitato faccia il suo lavoro e trovi nella comunità trapanese gli imprenditori che possano rilevare il club - ammette Petroni - Se ciò non dovesse avvenire, io ho il dovere di dire pubblicamente che abbiamo iscritto la squadra e fare un campionato dignitoso in serie C, ma organizzativamente non siamo in grado di continuare questa stagione".

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Il Trapani, intanto, deve fare i conti anche con il coronavirus. Lo stesso Petroni, nel corso della conferenza stampa, ha comunicato che un giocatore è risultato positivo dopo i tamponi effettuati lunedì.

 

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