I gemelli diversi: due polacchi alla conquista di Trapani e della salvezza
A Trapani i primi polacchi arrivarono alla fine degli anni 80. Facevano i commercianti. Filip Piszczek e Tomasz Kupisz, invece, sono arrivati a gennaio e vendono sogni.
Uno ormai l’Italia la conosce bene, l’altro la sta vivendo per la prima volta da pochi mesi. In comune il Paese di provenienza, la Polonia, e l’approdo, nei primi giorni del nuovo anno, la Sicilia, Trapani. A lottare, entrambi, sul campo per una salvezza che non sembra più un miraggio dopo otto risultati utili positivi.
Sono Tomas Kupisz, polacco di Radom, il veterano, e Filip Piszczek, polacco di Nowy Targ. Hanno dato alla squadra solidità e assist: caratteristiche imprescindibili per il nuovo Trapani targato Castori.
Kupisz
Tomas Kupisz il calcio italiano e la Serie B li conosce bene, per cui non si è meravigliato affatto quando, appena sceso dall’aereo – provenienza Bari – per raggiungere la squadra a Venezia, è stato mandato subito in campo da mister Fabrizio Castori: “Conosco il calcio italiano ed ho scelto Trapani soprattutto per mister Castori, che mi conosce bene, mi ha sempre dato fiducia e mi ha voluto qui. Quando mi ha chiamato, dalla panchina, per entrare in campo ho pensato solo a mettermi a disposizione ed a dare una mano ai compagni”. Anche se li aveva visti per la prima volta appena qualche ora prima, anche se non aveva fatto neanche un allenamento con loro. Anche se il trasloco, da Bari a Trapani, con la famiglia, ha dovuto rinviarlo al rientro in città, dopo la trasferta.
Piszczek
Filip Piszczek, invece, a Trapani è arrivato con il suo agente. Ha firmato il contratto a pochi minuti dalla chiusura della finestra di mercato invernale. Solo il tempo per sottoscrivere i moduli e subito in campo, per allenarsi. Sempre disponibile, sempre sorridente. Puoi incontrarlo anche dieci volte nel percorso tra campo e palestra e ogni volta ti saluta con un sorriso: “Ciao”, “Buongiorno”. Le uniche parole che conosceva appena giunto in Italia.
Arriva a gennaio, ma per lui, abituato a ben altre temperature, a Trapani fa caldo. “Il clima qui è fantastico. Da quando sono arrivato, in pieno inverno, vesto come se fosse estate”. Il suo esordio a Salerno, da subentrante. Fa vedere buone cose, conquista, giorno dopo giorno, la fiducia di mister Castori, uno che non lascia mai indietro nessuno, che fa sentire ogni suo calciatore parte di un progetto. I suoi due assist contro il Pordenone valgono al Trapani una vittoria pesante e a lui l’apprezzamento da parte dei tifosi, costretti dall’emergenza sanitaria a seguirlo da lontano.
Salvezza
A Trapani Piszczeck sta imparando a conoscere il calcio italiano e la sua crescita, anche nell’atteggiamento, sta diventando sempre di più una risorsa per la squadra ed una prospettiva, anche, per il futuro. Con un unico credo, che è quello trasmesso da Fabrizio Castori: “Lavorare su di noi – come spiega Kupisz -, consapevoli che la situazione non è facile, ma che niente è impossibile”.
Il futuro? I due polacchi del Trapani oggi non ci pensano. “Salvarsi con il Trapani” dice Filip. “Raggiungere il nostro obiettivo, non guardo più avanti” dice Tomas.
I polacchi sono due frecce fondamentali nell’arco di Castori che questa sera sfiderà il Chievo alle 21. Una gara fondamentale che arriva dopo la decisione della Corte Federale d'infliggere un ulteriore punto di penalizzazione al Trapani. Mancano 6 gare al termine del campionato e la parola d’ordine è solo una per i siciliani: salvezza. E non importa se viene detto in italiano o in polacco.
di Francesco Tarantino
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