Like su Instagram a Ronaldo e Dybala, le scuse, le polemiche: la domenica bestiale di Soriano
Ma che domenica bestiale. Senza nemmeno scendere in campo. Roberto Soriano è finito nel mezzo di una bufera social che non si aspettava e che un po' lo spiazza. Tutta colpa dei like su Instagram, che arrivano dopo un sabato nero per il suo Torino: la sconfitta nel derby contro la Juventus bruciava molto e mai i tifosi granata si sarebbero aspettati di vedere un segno di approvazione, un like appunto, sotto la pagina dell'uomo simbolo bianconero, Cristiano Ronaldo.
Cosa è successo? Sul suo profilo, il portoghese aveva messo come di consueto una foto a commento del suo gol che ha deciso la partita. Solo che tra i milioni di fan, è comparso anche il segno di apprezzamento del centrocampista del Torino, finora poco convincente in campo. Apriti cielo. La tifoseria granata si è scatenata e dopo qualche ora, sempre tramite Instagram, Soriano ha voluto chiedere scusa "a tutti i tifosi per aver messo un like ad una foto per errore (dovuta alla velocità nello scorrere le pagine). Non voleva essere una provocazione, è stato solo uno sbaglio!!! Scusate e Forza Toro".
L'incidente sembrerebbe chiuso: il like era sparito e le scuse arrivate. Non fosse che, passato ancora qualche tempo, al popolo della rete non fosse balzato all'occhio anche un "mi piace" a un post di Dybala, sempre in segno di esultanza alla vittoria nel derby. Nuove polemiche e di nuovo il like eliminato. Ma è stato troppo tardi: su internet non sono mancati i messaggi da parte dei tifosi del Torino, arrabbiati per il doppio errore di distrazione, considerato un'aggravante a questa prima parte di stagione non molto brillante. Anche per questo, con il calciomercato di gennaio alle porte, il suo futuro resta incerto: qualche settimana fa, il Cagliari aveva valutato anche il suo nome come eventuale sostituto a Castro. Ora restano davanti a lui alcune partite per potersi mettere in mostra. E per cancellare una domenica bestiale che lo ha visto protagonista senza giocare. Suo malgrado.