Mazzarri: "Il mio Toro se la giocherà con tutti"
Ultime ore di ritiro in quel di Bormio per il Torino, che prima di tornare a casa affronterà le due amichevoli con Pro Patria e Renate. Poi si inizierà a fare sul serio, con le sfide al Nizza, Chapecoense e Liverpool. Test utili, che daranno qualche conferma in più a Mazzarri: "Fra quelli cui ho partecipato da giocatore e da allenatore, questo è il mio quarantesimo ritiro - racconta lo stesso allenatore granata in esclusiva a Tuttosport - le opinioni espresse in questo periodo spesso vengono smentite dai fatti. E allora è bene che io parli poco, lavori tanto e benedica la partenza a fari spenti del mio Torino. Una cosa la posso garantire: questa squadra non mollerà di un passo".
Ci sarà bisogno di carattere, dunque, di leader in campo: "Ai ragazzi ho detto che il capitano qui sono io, ma in campo i giocatori di personalità sono tanti. Da Sirigu a N'Koulou, da De Silvestri allo stesso Belotti. Andrea è l'emblema del calore, che percepisco anche dalla tifoseria, che c'è attorno al gruppo. Il Gallo è un grande professionista, tira il gruppo e non riesco a fargli finire un allenamento. Vuole sempre rimanere per un lavoro supplementare o per calciare in porta. Anche Baselli, tra gli altri, è un esempio positivo. Due parole in più le spendo per Sirigu: ha sposato la causa, ha capito, così come l'ho capito io, che il Torino può crescere".
Ma prima di tutto viene il collettivo: "Il Mondiale - continua Mazzarri - ha detto che non vince chi ha i nomi, si pensi a Germania, Brasile o Argentina. Ma chi è più unito e organizzato dell'avversario. Ho battuto su questo tasto e ottenuto le giuste risposte: ribadisco che ce la giocheremo e renderemo la vita difficile a tutti"
Chiosa finale sul mercato: "La società sa cosa serve e sta lavorando sotto traccia. Alla fine del mercato manca un mese e di questo si occupa Petrachi. A me preme solo che la squadra faccia tesoro del lavoro svolto e che riparta dalle ultime vittorie della passata stagione. Credo nella crescita di questo gruppo, sono felice che i ragazzi siano rimasti qui e sono convinto che ce la giocheremo con tutti. Poi nel mercato si inseguono degli obiettivi, delle volte si riesce a centrarli altre no. Il mio compito, tuttavia, è di far rendere al meglio i giocatori che ho a disposizione, anche oltre le possibilità di ognuno. Ed è ciò che sta accadendo"