Torino, la serata da sogno di Luca Gemello

L'accoglienza della Curva Maratona. Le gambe che tremano un po', per l'emozione della prima volta con i guantoni della prima squadra. Ma, alla fine, un sorriso a trentadue denti, per la gioia della prima porta inviolata in Serie A, all'esordio assoluto. Semplicemente una serata da sogno per Luca Gemello, portiere classe 2000 del Torino. 

Fresco del rinnovo del contratto fino al 2023, con opzione per il 2024, il giovane portiere granata si è improvvisamente trovato a dover difendere i pali della squadra che ha sognato fin da bambino (qui la sua storia). Milinkovic-Savic è indisponibile, Berisha ha appena smaltito un guaio muscolare ed è impiegabile, ma Juric sceglie Gemello. Un'opportunità probabilmente inaspettata, ma figlia dell'ottimo lavoro fatto in allenamento, e soprattutto di una scelta fatta in estate: una chance in Serie B o terzo portiere al Toro? Per Luca, i colori granata vengono prima di ogni cosa.

"Deve stare sereno e dare il massimo", dice Juric nel prepartita di una gara che conta tanto. Il Torino arriva da una settimana complicata, tra quarantene, provvedimenti dell'ASL e pochissimi allenamenti, ma ritrova il proprio pubblico per affrontare un avversario, la Fiorentina, che all'andata aveva dimostrato di essere nettamente superiore.

Dopo le emozioni e i saluti agli amici nel riscaldamento, per Gemello arriva il momento di concentrarsi sulla partita. Dai campi dilettantistici con il Fossano al prato dell'Olimpico Grande Torino. Contro Dusan Vlahovic, oggi capocanniere della Serie A, ma soprattutto una vecchia conoscenza del portiere granata.   

Il duello con Vlahovic

"Vlahovic è probabilmente l'attaccante più forte della Serie A. Ma è anche un amico, è stato bello affrontarlo", dirà dopo la partita, ma il duello tra i due comincia qualche anno fa. Si erano affrontati più volte nella stagione 2018/2019 del Campionato Primavera, ma il momento clou arriva in occasione della finale di ritorno della Coppa Italia Primavera.

Il 12 aprile 2019 la Fiorentina arriva al Filadelfia forte del 2-0 dell'andata, in cui il serbo aveva messo la propria firma con una doppietta devastante. Al 38esimo Singo (altro giocatore che oggi ha lasciato il segno, con la seconda rete stagionale) combina un pasticcio, affossando Vlahovic in area di rigore.

Il penalty è netto e l'attaccante viola si presenta immediatamente dal dischetto per chiudere i conti: cucchiaio, scavino, Panenka. Gemello si tuffa e la palla, ovviamente, va in fondo al sacco. Vlahovic esulta molto animatamente, prendendosi anche i fischi del pubblico granata, ma trascina la Fiorentina alla vittoria del trofeo.

Questa sera, però, non è andata allo stesso modo. Il portiere granata deve certamente ringraziare Bremer, autore di una prestazione sublime in marcatura sull'attaccante viola, ma si è fatto trovare pronto in tutte le situazioni: blocca facilmente il tentativo di Vlahovic nel primo tempo, mostra ottime qualità con i piedi e compie anche una grande parata nella ripresa, su una schiacciata di testa di Nico Gonzalez. La gara era già in ghiaccio, sul 4-0, ma il classe 2000 si è preso la scena, con merito

"Devo ancora realizzare quello che è successo. Ho avuto un'occasione e devo ringraziare tutti i compagni e Juric. Speravo tanto che arrivasse questo momento", ha detto Gemello ai microfoni di Torino Channel. Probabilmente stanotte non dormirà, sentirà rimbombare in testa i cori "Luca Gemello!" dedicatogli dai tifosi granata a fine partita, ma potrà avere la consapevolezza di essersi guadagnato questa chance, con la squadra del cuore, grazie alle scelte e al lavoro.

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