Antonini su Thiago Silva: "Leader umile, è ancora al top. Al Milan bastò un allenamento..."
Per farsi conoscere gli bastò un solo allenamento. “Questo è un fenomeno”, sussurrano gli stati maggiori del Milan nel chiuso degli spogliatoi di Milanello dopo averlo visto per la prima volta all’opera. Era il dicembre del 2008 e Thiago Silva era appena stato acquistato dal Fluminense per una cifra vicina ai 10 milioni di euro: 6 mesi ad allenarsi senza mai poter scendere in campo in gare ufficiali perché il Milan non poteva tesserare altri extracomunitari per quella stagione, un periodo di apprendistato che fu utilissimo per la sua esperienza italiana.
“Ancora oggi è uno dei migliori al mondo”
Esperienza dove il centrale brasiliano confermò le sensazioni dei compagni di squadra durante gli allenamenti, diventando uno dei centrali più forti al mondo. “In quel Milan in difesa c’erano Maldini e Nesta, ma tutti noi capimmo subito che Thiago era un giocatore straordinario. Un professionista incredibile che aveva un altro passo e una marcia in più dal punto di vista mentale”, racconta a GianlucaDiMarzio.com Luca Antonini, compagno di squadra di quel Milan e grande amico del brasiliano ancora oggi.
“Ci sentiamo spesso, sono andato a trovarlo anche a Parigi e qualche anno fa abbiamo trascorso una bellissima vacanza insieme alle nostre famiglie a Miami. Thiago è un ragazzo straordinario, una delle persone più umili che io conosca. Però di calcio non parliamo mai…”. Di Italia invece sì, Paese dove Thiago potrebbe tornare visto i corteggiamenti della Fiorentina: “I viola farebbero un colpo super se riuscissero a prenderlo. È stato il migliore difensore al mondo e ancora oggi è un top nel ruolo”, ammette senza dubbio Antonini.
“Leader silenzioso. E quella volta a Barcellona…”
36 anni il prossimo 22 settembre, Thiago – come affermato da Leonardo – lascerà il Psg al termine dell’attuale stagione calcistica e nel suo futuro ci potrebbe essere appunto la Fiorentina (attenzione anche all’Everton di Anceotti). “I viola farebbero un affare con lui. Nel suo periodo al Milan si caricò la difesa sulle spalle, era un leader silenzioso, faceva parlare il campo".
Come quella volta al Camp Nou contro il Barcellona, settembre 2011, fase a gironi di Champions League: “Staccò in maniera impressionante su calcio d’angolo e realizzò la rete del 2-2 in pieno recupero, poche altre volte – ricorda Antonini – esultai tanto per un gol. Ricordo il suo balletto insieme a Pato sul campo, mi vengono i brividi ancora oggi se ci penso. Che giocatore Thiago!”. Uno capace di accendere ancora oggi i sogni della Fiorentina (e non solo).