Theo come Weah: il Milan corre veloce, a un passo dallo scudetto

Il gol di Theo Hernandez si candida ad essere la rete iconica della stagione 2021/22. 26 anni dopo George Weah, in quel famoso Milan-Verona: stessa potenza, stessa porta, stesso esito. Bestemmia? Per alcuni forse sì, ma quanto fatto dal francese - almeno fisicamente è qualcosa di clamoroso: quasi 100 metri in 13 secondi. Palla al piede e poi boom. Gol.

 

 

Il Milan corre veloce, come Theo, verso lo Scudetto: ora ai rossoneri manca un solo punto per portare a casa il tricolore. Il successo per 2-0 contro l’Atalanta ha mandato in estasi tutto San Siro, protagonista assoluto fin dalle prime ore del pomeriggio (da inserire il link del pre partita) con un entusiasmo che ha letteralmente spinto gli uomini di Stefano Pioli.

 

 

Quattro, il numero perfetto

La storia è stata segnata da importanti velocisti. Abbiamo già citato Weah, ma non ci dimentichiamo anche di Kakà: l’ex numero 22 rossonero è stato l’ultimo Pallone d’Oro targato Milan, arrivato soprattutto grazie alla rapidità delle sue giocate con cui ha messo a sedere le difese avversarie. Chiedere a Gabriel Heinze per sicurezza.

E se il Milan è tornato a volare in Italia è soprattutto grazie alla velocità della sua corsia sinistra, Theo e Leao hanno contribuito in maniera importante con le loro accelerazioni e carisma. Quindi Theo e Leao, aggiungiamoci poi anche Kakà e Weah: 4 come le lettere composte dai loro nomi, 4 come i punti che servirebbero ai rossoneri per vincere lo Scudetto con una giornata d’anticipo.

Con Mike Maignan non si passa

Anche contro l’Atalanta, Mike Maignan è stato protagonista del match. Il portiere del Milan ha chiuso la porta ad un destro a giro di Muriel nel primo tempo, contribuendo per l’ennesima volta in campionato a portare punti pesanti in casa Milan. Con questa partita la squadra di Stefano Pioli ha portato a casa l’ottavo clean sheet nelle ultime 10 partite in campionato.

 

 

Arrivato per non far rimpiangere l’addio di Gigio Donnarumma, Maignan ha saputo dare la sua impronta nel Milan fin dalle primissime partite. Poi l’infortunio ed il ritorno in campo con ancor più impatto sulla squadra. Le sue parate contro Fiorentina, Torino e Bologna hanno portato punti decisivi nella lotta allo Scudetto.

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