Tavecchio: "Non andare ai Mondiali ha cancellato il lavoro extra campo"
Torna a parlare Carlo Tavecchio. L'ex presidente della FIGC ha parlato ai microfoni di Radio24 dell'eliminazione dell'Italia dai Mondiali e di quello che sotto il suo mandato è stato fatto per il movimento calcio in Italia. Una battuta finale anche sulla situazione societaria del Milan
"Perché non siamo in Russia? Noi abbiamo fatto le prime nove partite bene, la debacle a Madrid ci ha un po' tagliato le gambe. Abbiamo perso tentando di imitarli e abbiamo sbagliato. Ma dopo non credo che ci siano stati dei grandi cambiamenti, abbiamo patito quella partita a livello psicologico.
Ventura? Capisco lo sconforto e tutto, ma non può dire che si è dimesso dopo la Spagna perché non è così. Perché se si fosse dimesso avrei accettato le sue dimissioni. Io non sono una persona che reagisce di impulso, non era facile scegliere di mandarlo via perché i giocatori per esempio non mi avevano mai detto che c'erano dei problemi o che la squadra fosse allo sbando. Da parte mia posso dire che non abbiamo utilizzato né Insigne né una punta forte, è la realtà dei fatti: ci sono stati errori tecnici e tattici. Il parco giocatori era quello. Ventura dice che nello spogliatoio non volevano Balotelli? Per me è difficile credere questa cosa, ma quando me lo disse presi quell'affermazione per buona.
Da un punto di vista sportivo abbiamo lavorato bene, il campo non ci ha poi aiutato a dare seguito. Purtroppo non andare ai Mondiali ha rovinato il nostro lavoro, è un problema italiano: tutti chiesero la mia testa. Il presidente dell'Olanda, della Germania e degli Stati Uniti non si sono dimessi dopo i loro recenti disastri. Però col fatto che Ventura non si è dimesso ho dovuto sobbarcarmi io questo onere, ma va bene così. Qualificazione della nazionale femminile? Abbiamo fatto l'apparentamento con le squadre maschili, questo ha aiutato tantissimo a mandare la nazionale ai Mondiali.
Il Milan? Bisogna alzare il livello dei controlli ancora di più. Credo che i problemi del Milan con la UEFA e la FIFA andassero sostenuti e aiutati ad essere risolti dalla FIGC perché comunque noi abbiamo molto credito. come federazione, con queste organizzazioni mondiali".