Tweet, morsi e scommesse: da Ciciretti ai tifosi, tatuaggi da non credere

Un tributo, un ricordo indelebile. O a volte una scomessa. Al giorno d'oggi tutto può portare a farsi un tatuaggio: chissà quanti saranno stati motivati dal calcio, dei 60 milioni che in Europa ne hanno almeno uno (il 12% della popolazione totale).

Ieri ha fatto il giro del web l'ultima trovata di un supporter del Liverpool, che per tener fede alla parola data su Twitter, si è inciso 'D1v0ck' Origi sul quadricipite. Qualcosa più della semplice euforia da derby. E da qui la domanda: quali sono i tatuaggi più estremi di questo sport? Dal mitra di Sterling alla traversa di Pinilla c'è l'imbarazzo della scelta.

Noi abbiamo pensato a questa top 5: presenti tre tifosi, un calciatore e... un arbitro.

That's for Paolino. Ve lo ricordate Di Canio al Sunderland? Non proprio un amore eterno, nonostante la conquista di una salvezza. Ma in appena 12 partite sulla panchina dei Black Cats nel 2015, l'ex attaccante della Lazio è riuscito comunque ad entrare nel cuore dei tifosi. E nella pelle di uno in particolare. Che ha voluto immortalare l'esultanza di Paolo, la data e il risultato di un memorabile derby vinto 0-3 a Newcastle. Peccato che nel tatuaggio il fattore campo sia stato invertito.



'Suarez mi ha morso'. Noi e Chiellini ce lo ricordiamo bene, in quell'amaro pomeriggio del mondiale brasiliano. Qualcuno però ha voluto scherzarci su, o semplicemente non ha preso benissimo il gesto animale del Pistolero. I cui denti hanno lasciato il segno anche senza aver morso di nuovo: il tatuaggio 'Suarez was ere' esiste davvero. Folle e sgrammaticato.



Finali per sempre. Ormai fa quasi più notizia un calciatore senza tatuaggi. Ma quella degli arbitri è tradizionalmente considerata una categoria sobria, senza stravaganze di stile. Beh, Mark Clattenburg ha deciso di fare uno strappo alla regola. Comprensibile, quando si tocca l'apice della carriera. E allora le due finali arbitrate dal fischietto inglese nel 2016 (Champions League e Europeo) sono immediatamente diventate tattoos. Con tanto di coppe, che lui stesso ha assegnato.



Telecronaca di uno scudetto. 'Manchester City are still alive...Balotelli...AGUERROOOO!!!'. La Premier League vinta dai Citizens di Mancini all'ultimo respiro contro il QPR (13 maggio 2012) è considerata lo spartiacque simbolico del calcio cittadino: dalla supremazia dei Red Devils a quella degli Sky Blues. Un tifoso del City però ha decisamente esagerato, tatuandosi la telecronaca di Martin Tayler sull'avambraccio. Come se qualcuno di noi si facesse incidere un 'Abbracciamoci forte, e vogliamoci tanto bene' di berlinese memoria. Ops, non volevamo dare certe idee.



Il tweet di Ciciretti. “Ho solo due certezze: il calcio e i tatuaggi!”, dice il profilo Twitter del centrocampista del Parma. E il più insolito dei tanti è legato proprio al social network: Un uccellino azzurro, che Ciciretti si è fatto sul polpaccio dopo aver pungolato i suoi followers. “Se raggiungo 500 retweet mi tatuerò il logo di Twitter. So già che vincerete voi”. Un invito a nozze (i retweet sono stati più di 850) e promessa mantenuta. Come il tifoso del Liverpool con Origi: piacciano o meno, coerenti fino alla pelle.

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