Taarabt: "Volevo restare al Milan, ma Inzaghi aveva altre idee"
Nonostante il suo presente sia al Benfica, Adel Taarabt non dimentica l'Italia. Il Milan, soprattutto, che ancora oggi resta un rimpianto della sua carriera: "Nei sei mesi che ho giocato in rossonero credo di aver fatto bene, mi è dispiaciuto non poter continuare - racconta il centrocampista marocchino a Sky Sport - l'arrivo al Milan è il primo ricordo che mi viene in mente, ho giocato in un top club e con grandi calciatori come Kakà".
Una parentesi durata appena sei mesi che ha fatto male a Taarabt, all'epoca di proprietà dei Queens Park Rangers: "Quando sono tornato in Inghilterra pensavo di poter tornare al Milan. Seedorf mi voleva, ma è cambiato allenatore e Inzaghi aveva altre idee. Questo mi ha fatto male, poi ho passato due anni un po' difficili".
Eppure la scorsa estate c'è stato un contatto tra Taarabt e Ivan Juric, suo ex allenatore al Genoa, che ha provato a riportarlo in Italia, al Verona: "Ho parlato con lui, ma gli ho detto che preferivo restare qui - spiega - con Juric abbiamo un ottimo rapporto, lui è un appassionato e passionale. Ho visto che quest'anno ha fatto molto bene, sono molto contento per lui".
Taarabt ha anche esaltato Hakimi, compagno di squadra in nazionale e prossimo calciatore dell'Inter: "È un grande giocatore, si tratta di un giovane. Non ho mai visto un calciatore veloce come lui - conclude - In Italia dovrà imparare a difendere, non è la cosa che più gli piace, ma sul piano offensivo può portare molto all'Inter".
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