City, Sterling rivela: "Pep ci multava per tenerci sotto controllo"

Dietro ad una grande cavalcata che conduce alla storia c'è un guerriero che guida magistralmente il suo esercito. Il City e Guardiola sono questo tanti validi combattenti cappeggiati da un abile comandante. Ed è forse proprio questo il segreto del Manchester City campione per il secondo anno consecutivo della Premier League. Una vittoria sudata e sofferta arrivata solo nell'ultima giornata grazie alla vittoria sul Brighton per 1-4 e la classifica che recita: Manchester City 98 e Liverpool 97. E adesso si aspetta la ciliegina sulla torta che potrebbe essere la finale di FA Cup che sancirebbe il double per due anni di fila: lo scorso anno assieme al titolo di Campioni della Premier League i ragazzi di Guardiola alzarono anche la Carabao Cup al cielo.

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Tutto merito di Guardiola? Secondo Raheem Sterling la squadra ci ha messo del suo, ma senza il pugno di ferro del manager questo cambio di mentalità non sarebbe stato possibile. Sterling ha raccontato ai microfoni del Mirror che cosa c’è dietro le quinte del team campione d’Inghilterra per il secondo anno di fila: Il nostro segreto è la mentalità. Guardiola ha cercato di cambiarla, ci ha fatto tantissime multe. Non voglio parlarne troppo dettagliatamente… Multe per tenere sotto controllo le persone e per essere certi che tutti fossero seri e pronti. Ci ha punito se siamo arrivati in ritardo a un incontro, piccole cose per assicurarsi che la nostra mentalità fosse quella giusta. Quando abbiamo dimostrato di potercela fare allora ha tolto le multe, ma ne è valsa la pena perché il nostro rendimento è effettivamente migliorato in questa stagione”.

 

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