Gli stadi NBA: la Western Conference
Gli stadi (o le arene) che ospitano le 30 franchigie della National Basketball Association, meglio nota come NBA, la principale lega professionistica statunitense, hanno visto giocare e trionfare alcuni tra i migliori cestisti del basket USA.
Basket NBA: gli stadi delle 15 franchigie della Western Conference
Sono diverse le franchigie che negli anni hanno cambiato stadio, come tanti stadi hanno cambiato nome. Andiamo a scoprire storie e curiosità sugli stadi delle 15 franchigie NBA della Western Conference.
American Airlines Center (Dallas Mavericks)
Lo stadio dei Dallas Mavericks prende il nome dall'omonima compagnia aerea statunitense, la American Airlines. Capace di contenere 19.200 spettatori, l'American Airlines Center è stata inaugurata nel 2001 e sarà la casa dei Mavs di Mark Cuban almeno fino al 2031. Nelle Finals NBA 2011, i Dallas Mavericks hanno vinto 2 delle 3 partite casalinghe previste dalla serie, che hanno contribuito alla vittoria del loro primo e unico titolo.
AT&T Center (San Antonio Spurs)
Nel 2002 i San Antonio Spurs, squadra di San Antonio (Texas), sono passati dall'Alamodome all'AT&T Center. Dal 2015 la capacità è di 18.418 spettatori. L'AT&T Center, che prende il nome dall'omonima compagnia di telecomunicazioni statunitense, ha accompagnato i San Antonio Spurs durante i 4 titoli conquistati nell'era di Gregg Popovich, Tim Duncan, Tony Parker e Manu Ginobili (2003, 2005, 2007, 2014).
Ball Arena (Denver Nuggets)
Situato nella città di Denver (Colorado), la Ball Arena ospita la squadra NBA dei Denver Nuggets. Inaugurato nel 1999, fino al 2020 lo stadio era noto come Pepsi Center. Lo stadio è passato dall'ospitare 19.099 persone (1999-2006) a 19.520 (dal 2017). Nel 2005, lo stadio ha ospitato l'All Star Game NBA. La Ball Arena non ha mai ospitato le Finals NBA, con i Denver Nuggets che non sono mai andati oltre le Conference Finals.
Chase Center (Golden State Warriors)
La franchigia californiana dei Golden State Warriors nel 2019 ha lasciato la storica Oracle Arena, situata a Oakland, per tornare a San Francisco. Il Chase Center contiene fino a 18.064 spettatori. Non ha mai ospitato le NBA Finals.
Crypto.com Arena (Los Angeles Lakers/Los Angeles Clippers)
Precedentemente noto come Staples Center, l'arena ha cambiato nome in Crypto.com nel 2021. Inaugurata nel 1999, ospita le partite casalinghe delle due squadre di Los Angeles, Lakers e Clippers, oltre che dei LA Kings (NHL) e Sparks (WNBA). L'ex Staples Center ha ospitato 5 dei 17 titoli NBA vinti dai Lakers. La Crypto.com Arena si trova in Kobe Bryant Boulevard, rinominata nel 2020 in ricordo di Bryant, che allo Staples Center ha giocato 17 delle sue 20 stagioni in NBA. Per le partite di basket, ospita un massimo di 19.067 spettatori.
FedEx Forum (Memphis Grizzlies)
Dal 2004, il FedEx Forum è la casa dei Grizzlies, franchigia di Memphis (Tennessee). Prende il nome dall'omonima compagnia di e-commerce e trasporti, FedEx, situata proprio a Memphis. Contiene 18.119 spettatori. Il design degli interni è pensato come omaggio ai grandi musicisti originari di Memphis, come B.B. King e Elvis Presley.
Footprint Center (Phoenix Suns)
Inaugurato nel 1992, il Footprint Center, casa dei Phoenix Suns (Arizona), ha assunto questa denominazione solo nel 2021, dopo aver cambiato ben 5 nomi. Tra 2019 e 2020 ha subito pesanti rinnovamenti. Ha una capacità di 16.645 posti a sedere. Ha ospitato due volte le NBA Finals: nel 1993, nell'era Charles Barkley, e nel 2021. Nel 1995 e nel 2009 ha ospitato l'NBA All Star Game.
Golden 1 Center (Sacramento Kings)
Costruito nel 2016, il Golden 1 Center ha preso il posto della Sleep Train Arena come casa dei Sacramento Kings (California). Si trova in David Stern Walk, strada dedicata al ricordo dello storico Commissioner NBA. Per le partite di basket, ospita fino a 17.608 spettatori.
Moda Center (Portland Trail Blazers)
Precedentemente noto come Rose Garden tra 1995 e 2013, il Moda Center si trova a Portland, Oregon, e ospita le partite casalinghe dei Trail Blazers. Il cambio nome ha suscitato scalpore tra i tifosi, che hanno addirittura lanciato una petizione per ripristinare la vecchia denominazione. Il Moda Center non ha mai ospitato le NBA Finals, né un NBA All Star Game. Dal 2015 può ospitare un massimo di 19.393 spettatori.
Paycom Center (Oklahoma City Thunder)
Inaugurato nel 2002 col nome di Ford Center, è lo stadio degli Oklahoma City Thunder solo dal 2008, anno del trasferimento in Oklahoma dei Seattle Supersonics. Tra 2011 e 2021 ha assunto la denominazione di Chesapeake Energy Arena. Ha ospitato le NBA Finals 2012. Tra 2005 e 2007 è stata temporaneamente la casa dei New Orleans Hornets a causa dei danni provocati dall'uragano Katrina a New Orleans. Ospita un totale di 18.203 spettatori.
Smoothie King Center (New Orleans Pelicans)
Inaugurato nel 1999, dal 2002 è la casa dei New Orleans Pelicans (ex New Orleans Hornets), squadra del Louisiana. Contiene un massimo di 16.867 spettatori per le partite dei Pelicans. Lo stadio ha ospitato l'NBA All Star Game nel 2008, 2014 e 2017, ma non ha mai ospitato le NBA Finals.
Target Center (Minnesota Timberwolves)
Situato a Minneapolis (Minnesota), il Target Center ospita le gare casalinghe dei Minnesota Timberwolves dal 1990: è lo stadio più vecchio dell'intera Western Conference. Dalla sua fondazione, il nome non è mai cambiato. Ha subito 3 rinnovamenti, nel 2004, 2014 e 2017. Non ha mai ospitato le NBA Finals, mentre ha ospitato l'NBA All Star Game nel 1994 e l'NBA Draft nel 2000. Contiene un massimo di 18.978 spettatori.
Toyota Center (Houston Rockets)
Inaugurato nel 2003, il Toyota Center è da allora la casa degli Houston Rockets (Texas). Non ha mai cambiato denominazione. Per le partite di basket può contenere un massimo di 18.055 spettatori. Ha ospitato l'All Star Weekend nel 2006 e 2013, tuttavia non ha mai ospitato le NBA Finals.
Vivint Arena (Utah Jazz)
Inaugurata nel 1991, la Vivint Arena ospita le partite casalinghe degli Utah Jazz, squadra situata a Salt Lake City (Utah). Ha una capacità di 18.306 posti a sedere. Ha assunto questa denominazione nel 2020, ma è diventata famosa tra '91 e 2006 come Delta Center. A lungo la casa degli Utah Jazz di Stockton e Malone, ha ospitato per 2 volte le NBA Finals nel 1997 e 1998 e ha visto l'ultimo decisivo tiro della carriera di Michael Jordan con la maglia dei Bulls. Nel 2002 ha ospitato le gare di pattinaggio delle Olimpiadi Invernali.
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