La storia del St.Pauli, da sempre contro guerra e razzismo | VIDEO

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"Hein mensch ist illegal", nessun essere umano è illegale. Questa è la scritta che campeggia all'interno del Millerntor Stadion, lo stadio del St.Pauli. Non c'è da stupirsi, dunque, che la società tedesca abbia deciso di allontanare il calciatore turco Sahin (QUI), in seguito alla pubblicazione di un tweet pro-Erdogan. Questo è il St.Pauli, solidarietà e pace, un club dove non c'è spazio per l'apprezzamento verso un qualunque tipo di guerra. Un club che, negli anni, si è fatto carico di ospitare nel proprio stadio i rifugiati siriani in fuga della guerra o che si è schierato in favore della lotta contro l'omofobia, partecipando con un carro all'interno del Gay Pride di Amburgo. Sempre coerenti con le proprie idee e uniti nella battaglia contro guerra e razzismo.

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