Spezia, Platek: "Non retrocederemo. Sogno uno stadio di proprietà"

A febbraio era arrivata l’ufficialità, oggi, prima della fondamentale sfida salvezza con il Torino, sono arrivate le prime parole di Robert Platek come nuovo presidente dello Spezia.

L’imprenditore americano, prima di assistere al match di oggi pomeriggio all’Alberto Picco, si è detto entusiasta di questo nuovo viaggio nel campionato italiano: “Tutti sognano avere una squadra di Serie A, mia moglie ha origini italiane ed era soddisfatta e lo stesso i miei figli.

"Non andremo in Serie B"

Tante le idee per migliorare la società, prima però bisogna evitare la retrocessione sul campo, che comunque non spaventa Platek: “Sinceramente non credo accadrà. Mi fido dei nostri giocatori”.

Stadio e settore giovanile

Idee chiare anche sullo stadio: “Prima di tutto ha bisogno di essere conforme alla Serie A, non c'è motivo di giocare fuori. Lo stadio è in un’ottima posizione ma va migliorato per dare alla gente l’esperienza che merita. È nostro obiettivo migliorarlo, stiamo cercando di capire gli interventi da effettuare”. 

Un altro investimento importante da fare è quello sul settore giovanile: Ci sono due aspetti da considerare: il primo è la responsabilità nell’investire nella comunità e nei giovani, il secondo è far sì che alcuni di questi giovani possano esordire in prima squadra”.

Insomma, l’obiettivo tra 5 anni è quello di avere uno Spezia competitivo e moderno che “giochi con passione, senza combattere a fine stagione per la sopravvivenza e con uno stadio proprio, come sognano i tifosi che stanno cantando qui fuori".

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