Rigore assegnato all'Inter per fallo di Caldara: la spiegazione dell'episodio
Calcio di rigore assegnato all'Inter al quattordicesimo minuto nella partita contro lo Spezia, la prima della ventiseiesima giornata di Serie A.
Succede tutto dopo l'undicesimo. Un intervento di Mattia Caldara su D'Ambrosio nell'area dello Spezia viene inizialmente giudicato regolare dall'arbitro Marinelli, che però poi fa un lungo silent check con il VAR Di Paolo per valutare meglio la situazione. Richiamato all'On Field Review, Marinelli assegna il rigore (ammonendo Caldara). Lautaro poi si farà parare il tiro dagli undici metri da Dragowski. A spiegarci l'episodio è Gianpaolo Calvarese.
Rigore per l'Inter a La Spezia: il punto sull'episodio
In questo caso la discriminante è la palla: Caldara non la trova, e si limita a sfiorarla. Subito dopo colpisce la gamba di D'Ambrosio poco sopra alla caviglia, con un intervento pericoloso, con il piede a martello. La palla, d'altronde, resta ferma nello stesso punto, e non si sposta: ulteriore dimostrazione di come il rigore sia netto.
Corretto richiamare l'arbitro al monitor, e giusto anche il cartellino giallo a Caldara: non sussistono infatti le due condizioni che avrebbero potuto portare al rosso, né il "gravo fallo di gioco", né il DOGSO, cioè il fallo di un calciatore che nega una chiara occasione da gol a un avversario.