Caos Spezia, inchiesta sui baby calciatori clandestini: azzerati vertici societari

Lo Spezia calcio si è svegliato nel caos e senza più i suoi vertici societari. Nella mattina di oggi il giudice per le indagini preliminari del Tribunale e la Squadra Mobile della Spezia hanno applicato la misura cautelare interdittiva per un anno nei confronti dell’amministratore delegato Luigi Micheli, il presidente Stefano Chisoli ed anche il presidente della società dilettantistica spezzina Valdivara Cinque Terre. L'accusa è di violazioni sistematiche delle disposizioni in materia di immigrazione clandestina.

Sono in tutto 15 i denunciati alla procura della Repubblica di La Spezia per violazione delle norme di immigrazione e rischiano dai 5 ai 15 anni di reclusione. “Il complesso dell’attività investigativa – comunicano dalla Questura della Spezia – ha messo in luce l’esistenza di un vero e proprio “sistema” finalizzato a far giungere e poi permanere in Italia giovani promettenti atleti minorenni, di nazionalità nigeriana, selezionati nella scuola calcio di Abuja”. I giovani in questione - secondo l'accusa - venivano portati in Italia in occasione di eventi importanti come il Torneo di Viareggio, per poi rimanere nel paese. Continua il comunicato della questura di La Spezia: "La volonta' dei vertici della dirigenza della squadra professionistica spezzina era di aggirare prima la normativa in materia di immigrazione e, successivamente, quelle sportive, mediante un tesseramento fittizio presso squadre dilettantistiche in attesa del compimento della maggiore eta' dell'atleta selezionato, in vista del successivo tesseramento nella compagine professionistica dello Spezia Calcio e con il fine ultimo di ricavare importanti plusvalenze, anche milionarie, con la cessione dei calciatori ad importanti clubs professionistici, come riscontrato nel corso delle indagini", conclude la nota.

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