Spalletti, l’urlo Champions fino a Anfield: “In campo per battere il Liverpool”
La missione è stata compiuta un anno fa: il ritorno in Champions. Ma ora bisogna giocarla e il Napoli di Luciano Spalletti vuole farlo al meglio: “C’è una musica diversa in Champions, brillano gli occhi a tutti. Questo è un premio al grande campionato fatto l’anno scorso, tutti vogliono essere qui. Ma in Champions una palla morta può riprendere vita in un attimo e decidere la partita. Questa è la differenza con i campionati” le parole dell’allenatore azzurro, pronto all’esordio con gli azzurri nella più importante competizione per club “Non sapevamo che risposte avremmo avuto dopo il pareggio con il Lecce, ora invece sì. Questa squadra farà innamorare di nuovo i tifosi, sono convinto che domani sera si farà una grande partita come fatto anche con la Lazio. Il Liverpool è una delle squadre più forti in Champions, daremo il massimo per essere all’altezza: non andremo in campo per raccogliere i complimenti, ma per provare a vincere la partita”. - In conferenza c'era anche Di Lorenzo: leggi qui le sue parole
Napoli Spalletti su Osimhen: "Domani proverà a giocare"
“Lozano sta bene, ha fatto altri accertamenti ed è a disposizione. Osimhen non stava bene ieri, non si è allenato. Oggi ha fatto un personalizzato, domani proverà a fare qualcosa in più: se la risposta sarà positiva potrà giocare” ha continuato Spalletti in conferenza.
“Il Liverpool gioca un calcio totale, ha tutte le caratteristiche che si possono chiedere a una squadra. In Napoli-Lazio sono stati battuti 30 falli laterali, in Liverpool-Everton ne hanno fatti 60. Perché giocano sempre veloce, in uno contro uno, cercano sempre di scavalcare la linea e questo dato dice molto sul loro modo di giocare a calcio. Non ti fanno respirare per poter giocare sempre in spazi più alti e poi hanno convinzione, sanno di essere una squadra di assoluto livello. È una sfida anche tra due tifoserie caldissime, ma domani sera l’urlo The Champions lo sentiranno anche da Anfield. Poca esperienza? Dovremo essere bravi anche quando non siamo belli, accettare che in qualche momento loro siano più bravi di noi ma mantenendo intatte le nostre qualità. Per fare risultato ci servirà una grande prestazione. Non c’è altra strada. Si va in campo per giocare una bella partita, è quello il nostro marchio di fabbrica”.
Spalla a spalla la sfida con Klopp: “Sono onorato di poter andare in panchina accanto a Klopp. È uno di quegli allenatori che difficilmente puoi emulare, nel frattempo ho messo il cappellino come lui. Mi fa piacere incontrare nuovamente Salah e Alisson, ho avuto la fortuna di allenarli e li abbraccerò calorosamente. Ricordo quando passarono al Liverpool, Alisson fu uno dei due portieri più pagati di sempre e ha dimostrato sempre il suo lavoro. Sarebbe il centravanti dei portieri. Salah può mantenere in vita una palla che sta uscendo sul fondo con una qualità incredibile. Sono due maglie che voglio per la mia collezione”.