Spalletti: "Pagherò la multa alla squadra. Ho fatto tutto quello che dico loro di non fare"

Dopo il pareggio a Reggio Emilia contro il Sassuolo, il Napoli deve affrontare l'Atalanta al Maradona. Tra la situazione emergenza per i tanti infortuni, e l'espulsione, costata due giornate a Luciano Spalletti, l'allenatore ha parlato così in conferenza stampa: "Emergenza? Sceglieremo tra quelli che abbiamo. E' fondamentale stare uniti e proteggere la squadra che nelle difficoltà ha già dimostrato quanto ha a cuore questa maglia e lo si vede ogni giorno in allenamento. Sono tutti pronti per mettere in pratica le loro qualità. Per cui non c'è situazione migliore di questa. Poi il Maradona è fondamentale: il nostro stadio pieno può dare un contributo notevole".

Spalletti sull'Atalanta: "O sei pilota o ti portano in giro"

Spazio poi al prossimo avversario, l'Atalanta: "Quello che diventa fondamentale è che dobbiamo avere impresso nella testa che noi siamo il mezzo per raggiungere la nostra felicità e dei nostri tifosi. Ora tocca a noi, dobbiamo farlo vedere. Non siamo dei polli. Siamo partiti con obiettivi ben chiari, vedremo strada facendo che tipo di viaggio porteremo avanti. L'Atalanta è molto scomoda, sono costruiti bene. E' tosta, sa bene dove andare ma abbiamo delle caratteristiche che possono creare dei problemi. La partita o la conduci o diventi un passegero. Se sei passeggero dell'Atalanta ti porta a sbattere dove vuole. Hanno fisicità e forza. Se loro gestiranno molto palla sarà inevitabile subire la loro qualità. Abbiamo tentato di farlo negli ultimi venti minuti col Sassuolo e non ci siamo riusciti. Possono ambire allo scudetto, mi interessa solo che il Napoli provi a vincere la partita perché ne sono capaci".

L'allenatore ha parlato poi anche della decisione del giudice sportivo: "Il mio stato d'animo è sempre lo stesso. Squalifica? Faccio fatica a sopportarlo. Vengo cancellato dal mio mondo, io vivo per fare l'allenatore e stare insieme alla squadra. Però faccio una riflessione: spendo tempo nelle riunioni a dire che comportamento dobbiamo avere in campo, di non accettare le provocazioni e io ho fatto lo stesso. Dovrò pagare la multa alla squadra, bisogna sapersi trattenere. Per quanto riguarda gli infortunati abbiamo avuto sfortuna, anche il Covid ha influito molto. Ogni partita è un viaggio verso l'ignoto, ma abbiamo buttato via una possibilità. Io ho ricordato loro ciò che hanno fatto finora e che questo non devono farselo ribaltare da nessuno, spaventatori o non spaventatori, Noi dobbiamo sapere bene che abbiamo fatto un buon calcio, tanti risultati e che abbiamo una discreta classifica. Qualcuno vorrebbe metterci in una posizione differente".

"Mertens domani è il capitano. Juan Jesus? Si fa trovare pronto"

Infine, due parole sugli indisponibili: "Demme e Politano? Vanno fatte delle valutazioni, delle possibilità scientifiche che abbiamo: vorrebbe dire dare un'ulteriore notizia sulla formazione, ma Gasperini è già bravo e ha già molte notizie, quindi questo lo tengo per me. Mertens domani è il capitano, per cui è quello che deve darci una mano e indicarci la strada. Visti i lunghi tempi di recupero di Koulibaly Juan Jesus ha tutte le caratteristiche per svolgere i compiti in maniera precisa. Lo conosco da più tempo e in più si è fatto amare nello spogliatoio, tutti ne parlano bene e ha esperienza. Ounas è pronto, mi è dispiaciuto non averlo a disposizione. Lui è molto potente, ha forza", ha poi concluso. 

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