Italia, Spalletti: "Ricci va a casa, al suo posto Locatelli"
L'Italia di Luciano Spalletti torna in campo: lo farà il 14 e il 17 novembre, rispettivamente contro il Belgio e la Francia. Nella giornata di oggi, lunedì 11 la squadra si è radunata Centro Tecnico Federale di Coverciano. Proprio da lì, Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa.
Italia, le parole di Spalletti
Il Commissario Tecnico ha iniziato parlando del gruppo: "Ai ragazzi stamattina ho fatto i complimenti per come stanno conducendo la stagione, stanno evidenziando un buon calcio e c'è questa competitività che fa bene un po' a tutti. Si vedono bellissime partite, molto tirate e incerte come Inter-Napoli. E squadre di livello più basso che danno filo da torcere alle più attrezzate: questo fa crescere il movimento e questo ci permette di prendere più calciatori. Siamo felici di Retegui e Kean, stanno facendo vedere ciò che speravamo. Stamattina Kean era con Comuzzo e a quest'ultimo ho detto: 'Stai attento che segna anche a te...' E' in grandissima forma, ha qualità evidenti e piccolissime criticità. Siamo felicissimi".
Possono giocare insieme? "Kean spesso ha giocato anche esterno, è di corsa, di gamba, uno da scorribande, si lancia nello spazio da solo. Retegui è un attaccante d'area di rigore, bravissimo nella finalizzazione, nel sapere dov'è il secondo palo e dov'è il portiere. Lui vede bene al contrario, cioè dove non guarda. Quindi Retegui prima punta e Kean negli spazi intorno".
Sulle condizioni di Ricci: "Ricci va a casa perché abbiamo iniziato questo rapporto con le società e se un giocatore rischia di farsi male non lo portiamo. Sarebbe stato difficilissimo recuperarlo per la prima partita, poi avrebbe dovuto stringere i denti. A noi per la prima partita ci vogliono due mediani e quindi va a casa e viene un altro. Chi al suo posto? Locatelli".
"Rovella e Locatelli che stanno facendo benissimo, entrambi - ha continuato -. Locatelli non l'avevo portato criticando che gli mancavano alcune cose, oggi invece me lo porto dietro. Rovella meritava la Nazionale. Se saranno al livello degli altri lo valuteremo dopo la partita, ma facciamoli giocare".
"E' il raduno del seguito, dobbiamo dare continuità rispetto a quanto fatto vedere fin qui - ha continuato -. Stamattina quando abbiamo incontrato i ragazzi, siccome c'è poco tempo, ho subito messo in evidenza qualcosa che sia la sintesi di tutto e noi gli abbiamo portato dei grafici in merito a ciò che abbiamo vissuto durante l'Europeo e ciò che abbiamo vissuto durante la Nations League. Ora si vede che sono tranquilli e consapevoli della loro forza: attraverso queste caratteristiche sono diventati anche una squadra. Non diciamo nulla, gli facciamo i complimenti e siamo sicuramente contenti del fatto che abbiano assorbito questo nuovo sistema tattico in maniera totale".
Su Savona e Comuzzo:"È un emergente, spinge e sa spingere, gioca titolare nella Juventus. Noi lo possiamo intercambiare con Di Lorenzo. Ha grandi doti calcistiche e umane. Comuzzo? Ha la grande qualità dell'attenzione. È fisico, forte a fare il difensore e bravo anche a impostare. È pulito, gioca la palla. Traspare personalità nonostante sia giovanissimo. Ci piacciono i giocatori che si mettono in mostra, non dobbiamo assolutamente appiattire il talento. E talento non è solo dei numeri 10, anche un difensore è di talento: è quello che limita tutti quelli che ha davanti".
"Roma? Innanzitutto mi dispiace, ci sono stato - ha detto -. Ho dato tutto me stesso alla Roma, ne stanno parlando tutti allo stesso modo, se dovessi parlare allora parlerei al contrario… ma non lo faccio. Penso che comunque abbiano la squadra per riprendersi".