SPAL, Petagna: "Salvezza e sogno Nazionale. Napoli? Non vedo l'ora"

Un'importante iniziativa di beneficenza per aiutare gli ospedali italiani e acquistare unità di rinaimazione. Con #NonLasciamoIndietroNessuno, l'attaccante della SPAL Andrea Petagna ha deciso di mobilitarsi per supportare chi combatte in prima linea l'emergenza Coronavirus: "Devo ringraziare chi mi ha aiutato e le persone che hanno donato. Siamo riusciti a consegnare subito cinque postazioni di terapia intensiva all'ospedale Niguarda di Milano - ha raccontato in diretta a Casa Sky Sport -. Ma abbiamo aiutato tanti ospedali in tutti Italia". 

Bergamo è stata una città importante per la sua carriera: "Mi ha consacrato in Serie A. Devo ringraziare la famiglia Percassi e Gasperini. Dispiace per la città, sta attraversando un momento difficile. La gente di Bergamo è forte e saprà rialzarsi. Anche l'Atalanta riuscirà a regalargli un sorriso. Guardo tutte le partite della squadra. Sono affezzionato ai miei vecchi compagni. Soprattutto a Gomez Ilicic. Con il Papu ci sentiamo tutti i giorni e siamo grandi amici". 

L'Europeo con la Nazionale è uno degli obiettivi di Petagna: "E' il sogno di ogni bambino vestire la maglia dell'Italia. Questo traguardo passa attraverso le mie prestazioni, cercherò di far bene nel mio futuro". Da giugno, l'attaccante sarà un giocatore del Napoli: "Non vedo l'ora. Hanno creduto fin da subito in me, volevano già prendermi a gennaio. Penso di essere pronto. Non vedo l'ora di giocare con loro e allenarmi con Gattuso". 

Il presente dice SPAL. Con la ripresa del campionato, la squadra punta la salvezza: "Nelle ultime partite abbiamo dimostrato di poter fare bene. Ci crediamo. Da casa stiamo lavorando tanto e seguiamo le indicazioni dei nostri preparatori. Devo ringraziare il ds Vagnati e il presidente che mi hanno sempre dato fiducia. Li ho ripagati facendo tanti gol. Spero che il campionato possa cominciare per puntare la salvezza". 

Petagna ha fatto tanta gavetta prima di affermarsi: le giovanili nel Milan, la Serie B e poi il boom con l'Atalanta. "Il mio sogno da bambino è sempre stato quello di giocare a calcio. Mio papà allenava nei dilettanti e mio nonno è stato giocatore. Con Cristante giochiamo insieme da quando avevamo dieci anni. Prima al Milan e poi all'Atalanta. Ha determinazione, grinta e cattiveria che l'hanno sempre contraddistinto". Poi per l'attaccante è arrivata la grande occasione Napoli: "E' la più importante della mia carriera. Arrivo con un bagaglio importante di gol, ne ho fatti quasi 30 in due anni a Ferrara. Ho fatto un percorso importante di crescita. Sono pronto a fare bene". 

Petagna di difensori forti ne ha sfidati: "Chiellini e Koulibaly sono i più forti in Serie A. Sono fisici e anche veloci. I più difficili da affrontare". Sugli attaccanti: "A me piace tantissimo Vlahovic della Fiorentina, che è molto simile a me. Barrow è un ottimo attaccante e penso che in futuro potrà diventare un grande giocatore". E infine gli idoli: "Vieri e Ibrahimovic li ho sempre ammirati. Anche Higuain è molto forte. Sono tutti attaccanti che ho sempre guardato. Cerco sempre di migliorarmi".

 

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