Nations League | da Wembley a San Siro: come arriva la Spagna alle Final Four
Da una semifinale con l’Italia a un’altra. La ferita di Euro2020 è ancora aperta per la Spagna, che dopo circa tre mesi ha però la possibilità di consumare la propria vendetta nei confronti degli Azzurri nel penultimo atto di Nations League.
Il nuovo corso della Roja è già iniziato da tre anni, ma ha mostrato i primi risultati durante l’ultimo Europeo. Un mix interessante di giovani talenti ed elementi di grande esperienza. Giocatori dal sicuro avvenire come Pedri, Dani Olmo e Ferran Torres insieme a pilastri come Busquets, Azpilicueta e Jordi Alba.
La semifinale degli Europei
A Euro2020 le Furie Rosse hanno faticato per cinque match nel trovare la loro dimensione, ma hanno manifestato tutte le loro qualità e potenzialità proprio nella semifinale contro l’Italia, la squadra che più emula il gioco e le idee del calcio iberico. Come ad affermare che, di Spagna, ce n’è solo una. E, non a caso, la partita in cui la Nazionale di Mancini ha faticato di più a esprimersi è stata quella contro i ragazzi di Luis Enrique.
Il percorso verso Qatar 2022
Nonostante l’uscita a testa alta dall’ultima rassegna continentale, in campo la Spagna ha proseguito sulla linea della discontinuità. Nell’ultimo ciclo di partite, all’interno Girone B di Qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022, la Roja si è messa nei guai perdendo lo scontro diretto contro la Svezia, la quale ora ha 4 punti di svantaggio sul primo posto, ma con due partite in meno. Tutto dipenderà, verosimilmente, dalla sfida di ritorno, a meno di clamorose cadute da parte di Kulusevski e compagni.
La rosa scelta da Luis Enrique
Nel mezzo, però, c’è un impegno altrettanto prestigioso: la fase conclusiva della Nations League, tra semifinale e finale (che potrà essere per il titolo o per il 3° e 4° posto). La rosa che si presenta a queste due sfide è un po’ diversa in confronto a quella che Luis Enrique scelse per Euro2020. L’allenatore delle Furie Rosse ha dovuto rinunciare a un solo elemento rispetto alla rassegna continentale, quando decise di portare 24 giocatori nonostante, in via eccezionale, la Uefa avesse consentito a tutte le Nazionali di convocarne fino a 26.
Luis Enrique ha perso per infortunio Morata, Gerard Moreno, Jordi Alba, Dani Olmo, Gaya e Pedri, scegliendo inoltre di non chiamare Fabian Ruiz, Thiago Alcantara, Adama Traore e Diego Llorente, presenti durante l’Europeo. Nove posti da aggiungere agli altri quattordici confermati, che sono andati a Inigo Martinez, Reguillon, Marcos Alonso, Mikel Merino, Fornals, Pedro Porro, Brais Mendez e alle novità assolute Yeremi Pino e Gavi (classe 2004 del Barcellona). Fuori, invece, Brahim Diaz.
Ancora con il "falso nueve"
Sorprende, in parte, l’assenza di una vera prima punta. Ruolo che, probabilmente, verrà ricoperto da Ferran Torres, che ha già giocato da falso nueve con Guardiola, al Manchester City. Con Morata e Gerard Moreno costretti al forfait, Luis Enrique deve aver ripensato a come mise in difficoltà l’Italia nella semifinale di Euro2020. A Wembley Dani Olmo, di professione trequartista o ala, fu schierato nella posizione di attaccante, disputando un grande match. In quell’occasione la Spagna andò vicina a giocare un brutto scherzo agli Azzurri. Adesso la rivincita, per una battaglia tra grandi squadre e filosofie affini.