Skriniar, le sirene da Londra e Parigi e il rifiuto dell'Inter. Il retroscena

Comanda le difesa di Inter e Slovacchia, parla italiano da 5 anni ed è tra i migliori centrali del nostro campionato. In realtà lui in Serie A ci era arrivato in sordina, quando nel 2016, la Sampdoria lo aveva prelevato dallo Zilina per un milione di euro. Non conosceva lingua e meccanismi, e nei primi sei mesi scese in campo solo tre volte. Grande fiducia in se stesso e nei propri mezzi, tanta la voglia di arrivare e di dimostrare il suo valore. Ci è riuscito su tutta la linea.  

 

 Milan è infatti uno dei punti fermi dell’Inter di Inzaghi e lo è stato in quella scudettata guidata da Antonio Conte, anche se le tentazioni di lasciare Milano sono state tante. La prima squadra a provarci è stata il Tottenham del presidente Levy, che scese in Italia due estati fa, intenzionata a portare con se il giocatore. Una trattativa complicata, a partire dalle alte richieste del club nerazzurro: “60 milioni oppure Skriniar non si muove”. Tanto, forse troppo, anche se gli Spurs ci hanno provato sul serio. 

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