Siviglia, Lamela: "Mourinho è speciale e divertente. A Roma ho grandi ricordi"

Questa sera alle 21 è in programma la finale di Europa League tra Roma e Siviglia alla Puskas Arena di Budapest.

 

 Siviglia, le parole di Lamela in vista della finale contro la Roma

"E' il momento migliore della sua esperienza al Siviglia? Sì, si può dire che è uno dei momenti migliori. Arrivo bene, sono fiducioso e ho in mente quello che hanno tutti i tifosi del Siviglia: fare una grande finale e provare a conquistare il titolo", così Erik Lamela ad AS, che poi è tornato sul gol alla Juventus: "Quel gol aveva tutto: ai tempi supplementari in una partita che ci ha portato nel posto più bello. Mi è venuto in mente di esultare così perché tutti abbiamo sofferto molto quest'anno, anche le nostre famiglie. Ho tirato fuori tutto quello che avevo dentro, con euforia".

 

 

L'argentino ha poi parlato di Mendilibar: "Ci ha dato molto. E' girato tutto. Abbiamo iniziato a ottenere risultati, i calciatori sono cresciuti tutti individualmente e questo si è notato nel collettivo. Sta facendo un ottimo lavoro e l'importante è che crediamo in lui". E su Mourinho che lo ha allenato al Tottenham: "Ho un buon rapporto con Mou. Ho passato un po' di tempo con lui in Inghilterra e ci siamo trovati benissimo. È speciale, molto divertente, non sai mai cosa può fare. Ti trasmette molto e c'è un motivo se ha portato le sue squadre così lontano. Una persona fantastica che sa guidare gruppi".

 

 

Sul connazionale Dybala: "Conosco bene Paulo. Gli ho parlato prima della partita, ma non gli ho chiesto delle sue condizioni. Speriamo che possa giocare la finale, perché è molto bravo. Conoscendo Mou, non so se quello che ha detto sull'infortunio fosse del tutto vero... Chiunque giochi nella Roma, noi dobbiamo pensare al Siviglia". Sul passato in giallorosso: "Ho ricordi incredibili di Roma e della Roma. È stato il mio primo club in Europa, quello che mi ha acquistato dal Sud America e si è fidato di me. Ho passato due anni meravigliosi. In questi anni la mia testa è cambiata, sono più professionale, mi prendo più cura di me stesso e preparo  le partite in modo diverso. Un decennio fa era tutto diverso. Ho ancora degli amici lì, di tanto in tanto vado a visitare la città, che è meravigliosa. Conosco ottimi ristoranti e mi piace molto il cibo italiano.".

 

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