Simoni: "Fiducia nell'Inter, ma non mi spiego i troppi alti e bassi"

A Wembley Gigi Simoni sa come si vince, visto che nel 1993 riuscì a battere il Derby County con la sua Cremonese e a portarsi a casa un trofeo. "Un evento pazzesco per la città, per la squadra fu un divertimento e per questo motivo riuscimmo a vincere". Adesso tocca all'Inter provare a violare lo stadio londinese, affrontando il Tottenham in una partita che può valere gli ottavi di Champions League. "La squadra nerazzurra ha grandi qualità agonistiche, sono fiducioso per Wembley" le parole di Simoni alla Gazzetta dello Sport. "Spalletti ha 3-4 campioni tra cui Icardi, fenomenale. La differenza con la Juve è lì, nel numero di grandi giocatori a disposizione. Però non mi spiego i troppi alti e bassi. Non dovrebbe essere così, se l’obiettivo sono i grandi risultati".

Simoni poi torna a parlare della sua impresa: "Fu un’occasione unica, un premio fuori programma. Quel torneo ci diede la possibilità di scontrarci con una realtà diversa, per un giorno ci sentimmo all'altezza dei grandi. Ricordo la domenica successiva a Cremona, il giro di campo con il trofeo: indimenticabile. Entrare dentro quello stadio fu impressionante, tutto era più grande. Wembley ti eccita, quel giorno c’erano quasi 40 mila persone. E poi allora non era tutto così visibile in tv com’è oggi: questo non faceva che alimentare il mito dell’Inghilterra e del football, c’era voglia di scoprire".

L'intervista completa sulle pagine della Gazzetta dello Sport oggi in edicola...

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