Reggiana, la puntualizzazione di Tosi: "Non intendevo offendere la Salernitana"
Sono settimane, giorni difficili per la Reggiana. Colpita dall’emergenza Covid, con il bollettino di sabato davvero drammatico sportivamente e umanamente parlando: più di venti positivi nel gruppo squadra e la conseguente impossibilità di affrontare la trasferta a Salerno (in attesa che venga acclarato il 3-0 a tavolino per la formazione di Castori).
La luce, sia pur distante, in fondo al tunnel, con il bollettino di oggi che ha visto scendere il numero dei positivi a quindici (dodici calciatori e tre componenti dello staff) e il sincero auspicio che lo stesso vada calando da qui a sabato quando la Reggiana dovrà affrontare il Venezia.
Sabato, infatti, erano appena sei i giocatori disponibili di cui almeno la metà assenti da più di quindici giorni. E’ stato un weekend difficile, tormentato, in casa Reggiana. Che, al netto del jolly rinvio utilizzato precedentemente contro il Cittadella, non ha visto altra opzione possibile se non quella di non partire per Salerno.
Sabato sera per fare il punto della situazione avevamo intervistato il direttore sportivo Doriano Tosi, il quale si era sfogato parlando di “ingiustizia tremenda” e attaccando la Salernitana “quale società lontana dai valori della lealtà sportiva”.
Uno sfogo dettato da una serie di avvenimenti avversi in uno dei weekend calcisticamente più difficili nella storia della Reggio Emilia calcistica, sul quale – a mente fredda e da esperto uomo di calcio quale è – ha deciso di tornare puntualizzando… “Non avevo alcun intento offensivo nei riguardi della Salernitana, in quanto esercita un diritto che legittimamente le spetta. Quando parlavo di lealtà sportiva, lo facevo a titolo puramente personale secondo il mio modo di ragionare e di vedere le cose, ma poi ognuno pensa e agisce come vuole e come ritiene più opportuno. Per cui bisogna accettare la convinzione che non tutti pensiamo allo stesso modo. Ci tengo solo a ribadire che non intendevo assolutamente offendere né la Salernitana né i suoi dirigenti”, spiega il ds Doriano Tosi.
Niente di più di uno sfogo, dunque. Stante la considerazione di una società, quale la Reggiana, che nel corso di questi anni si è sempre contraddistinta per i meriti sportivi (due promozioni in due stagioni) e che ha sempre accettato in silenzio e con rispetto qualsiasi decisione, anche avversa, delle istituzioni.
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