Sospensione Serie D, le reazioni dei club: Protocollo Covid inadeguato

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Calendario congelato fino al 29 novembre. La Serie D andrà in campo solo per i recuperi, fino a una nuova disposizione delle gare in programma. Lo ha stabilito la Lega Nazionale Dilettanti nella speranza di garantire la regolarità ad un campionato stravolto da oltre 100 partite rinviate per casi Covid-19.

Lo scorso 27 ottobre il 75% delle società aveva votato a favore della prosecuzione del campionato attraverso un referendum indetto dalla stessa Lega. Ma da allora la situazione è precipitata. Su gianlucadimarzio.com abbiamo raccolto le reazioni dei club.

LA LND: 'DECISIONE NECESSARIA, AIUTEREMO I CLUB ANCHE ECONOMICAMENTE'

"Crediamo di aver preso la decisione migliore per non stravolgere il campionato", ha commentato il coordinatore del dipartimento interregionale Luigi Barbiero, “ci saranno dei contributi per l’adeguamento al protocollo sanitario nei prossimi giorni. Un altro contributo straordinario è invece previsto per gennaio 2021, anche questo direttamente sui conti correnti delle società con risorse della LND”.

Barbiero infine chiarisce la questione legata ai rinvii delle gare. “Anche su questo aspetto ci sarà un aggiornamento delle regole, con un perimetro ancora più definito affinché non ci possano essere più dubbi sulle modalità di richiesta di rinvio degli incontri”.

LE REAZIONI DEI CLUB: "BISOGNA CAMBIARE IL PROTOCOLLO"

Matteo Mavilla (direttore sportivo Seregno, girone B): "E' una decisione che serve a poco. Il fulcro del problema è il protocollo, non le date dei recuperi. Se continuiamo a rinviare le partite per un solo contagiato, tra un mese ci ritroveremo nella stessa situazione di oggi. Bisognerebbe trovare una soluzione simile a quella dei professionisti. Inoltre, noi che siamo in Lombardia, zona rossa, non abbiamo ancora compreso se i nostri calciatori, che hanno uno status di dilettanti, potranno spostarsi per gli allenamenti o meno". 

Andrea Grammatica (direttore sportivo Siena, girone E): "Dal punto di vista della regolarità del campionato ha una logica. Ma il punto è un altro, se il protocollo al momento resta lo stesso rischiano di saltare anche i recuperi. Basta che uno di noi abbia un conoscente o un parente positivo e si può chiedere il rinvio. Mi auguro che ci sia il buonsenso da parte di tutti i club. E' impossibile pensare che questa stagione non sia condizionata". 

Stefano De Angelis (direttore sportivo Campobasso, girone F): "In questi momenti non è facile prendere decisioni. Capisco le difficoltà della Lnd. Noi chiediamo regole chiare perchè fino ad oggi ci abbiamo capito poco. Il timore è che la situazione non possa migliorare in un mese. Bisogna cambiare il protocollo altrimenti siamo destinati a fare i conti ogni settimana con decine di gare rinviate. La speranza è che in questo mese possano giocarsi tutti i recuperi ma la vedo davvero difficile". 

Giovanni Rais (direttore generale Savoia, girone G): "E' una decisione vergognosa. La peggiore che potessero prendere. Non è possibile che una società come la nostra, che ha rispettato tutti i procolli, debba essere penalizzata in favore magari di qualche furbo che ha fatto di tutto per far saltare appositamente le partite per recuperare qualche infortunato o completare il mercato. E' il secondo anno di fila che il torneo viene portato avanti in modo inadeguato. La nostra proprietà sta addirittura ipotizzando di ritirarsi dal campionato". 

Vittorio Galigani (consulente Taranto Calcio, girone H): “Dobbiamo attenerci alle norme dettate dal DPCM, pertanto è chiaro che, per dare regolarità ad una stagione che già di per se si presenta complicata, è giusto accettare le decisioni della Lnd. Un plauso all’ avvocato Luigi Barbiero che si è nuovamente mostrato disponibile e capace nel risolvere una questione spinosa che rischiava di compromettere un'intera stagione”.

Marco Rizzieri (direttore generale Fc Messina, girone I): "Credo che la Lnd abbia preso la decisione migliore, soprattutto per quei gironi che si sono arretrati maggiormente. Con questo stop si potrà riallineare il calendario. Capisco le perplessità di alcuni club ma ci troviamo ad affrontare una situazione straordinaria".

Fabrizio Caianiello

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