Serie D, la top 10 dei migliori bomber

style="text-align: justify;">"Spero che questa stagione mia aiuti a tornare nel professionismo". Serie A, B, Lega Pro, non manca niente nel curriculum dei "bomber" di serie D, anche se qualcuno di questi ragazzi arriva dal basso. Con le loro reti scaldano piazze blasonate e passionali come Potenza e Latina o fanno sognare le cenerentole Matelica e Troina, comuni che non raggiungono i nove mila abitanti, ma con un piede nel professionismo. Si va dagli espertissimi Franca, Iadaresta e Recino, ai più giovani Leonetti, Magrassi e Brunori, le prime 10 posizioni dei goleador della Lega Nazionale Dilettanti portano un totale di 142 reti. Rovesciate, sforbiciate, gol di rapina, punizioni perfette, ce n'è per tutti i gusti, ma chi sono gli autori? Squadra del cuore, caratteristiche tecniche, modelli, aneddoti: scopriamoli uno ad uno...


Al primo posto Carlos Franca (37), attaccante del Potenza, 166 gol negli ultimi sei campionati di serie D. Una volta sconfitta la malattia, Clay ha deciso di diventare un bomber illegale: da terzino a centravanti, mai scelta fu più azzeccata... Contando anche play-off e coppe, sono 216 reti in 6 anni, il più prolifico goleador dalla serie A alla serie D. Quest'anno sono già 16 marcature in 14 partite, capocannoniere di tutti i 9 gironi del Campionato Nazionale Dilettanti insieme a Ferrario della Pergolettese. Rovesciata, bicicletta, tuffo di testa, non mancano di certo le capacità acrobatiche all'attaccante brasiliano, che meriterebbe la serie A per la sua tenacia, la voglia di non arrendersi, oltre a una bravura e una capacità realizzativa che pochi altri possono vantare. Invece Franca ha scelto ancora una volta la serie D, il progetto del Potenza del presidente Salvatore Caiata. "A Potenza c'è un entusiasmo e una fame di calcio che non avevo mai visto da nessun'altra parte. Sono stato accolto in maniera eccezionale da staff e compagni di squadra, oltre che dai tifosi: spero di contribuire con i miei gol al raggiungimento della promozione in serie C".


Al secondo posto un bomber nostrano, il simpaticissimo Carlo Ferrario (31), attaccante della Pergolettese, 16 gol nel girone B. Il sorriso non lo abbandona mai, come la capacità di buttarla dentro: 70 gol negli ultimi due campionati e mezzo di serie D. Undici anni di professionismo, con 46 gol all'attivo: 11 reti in Lega Pro nella stagione 2010-2011 con la maglia del Monza, la sua miglior annata. Poi il campionato Nazionale Dilettanti, 32 reti in 34 partite nel 2015-2016 con la maglia del Bra. Dai 6 ai 10 anni Ferrario ha giocato per la Porlezzese squadra del suo paese, Porlezza, mente dai 12 ai 18 anni è passato nel Morbegno Calcio società gemellata con il Milan. Tifosissimo della Juventus, gli idoli sono invece rossoneri: Pippo Inzaghi e Andrey Shevchenko, mentre il modello è attualmente Luis Suarez. Prima punta classica, tra i pezzi forti di Ferrario c'è un grandissimo senso del gol e l'opportunismo: non a caso il suo soprannome è "bomber". Da goleador di razza il suo numero preferito non può che essere il 9.


Gol a grappoli anche per Francesco Marcheggiani (26), 15 marcature quest'anno nel girone G con il Rieti: ben 44 reti negli ultimi due anni e mezzo. Scuola Lazio, Francesco si è formato calcisticamente nelle giovanili dei romani fino ai Giovanissimi Nazionali per poi passare al Siena. Nonostante il passato biancoceleste Marcheggiani è un grande tifoso della Roma ed è cresciuto nel mito di Francesco Totti. Punta rapida e tecnica, l'attaccante umbro si distingue sotto porta per la freddezza e il grande senso del gol: "Il mio numero preferito è il 32, consigliato da mio cugino: devo ringraziarlo perché mi ha portato veramente fortuna. Tra i compagni che hanno fatto carriera ricordo con piacere Federico Macheda, Marco D'Alessandro, Davide Faraoni e Mattia Bani: un grande in bocca al lupo a tutti per il 2018. E speriamo che sia pieno di soddisfazioni anche per il Rieti e per tutti i suoi tifosi".






Per il quarto posto si torna in Brasile, con Luigi Matteo Brunori (23) 15 gol questa stagione con il Villabiagio in 17 partite del girone D. Punta centrale ben strutturata fisicamente e tecnica, "Bruno" ha il doppio passaporto italiano e brasiliano ed è cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Perugia. Dopo una non fortunatissima esperienza in Lega Pro con le maglia di Foligno, Reggiana e Pro Patria, Matteo ha scelto l'Eccellenza umbra, 40 gol in due stagioni nel Petrigano che gli sono valsi la chiamata dal Campionato Nazionale Dilettanti. Squadra del cuore il Milan, numero preferito il nove, facile intuire il suo idolo: non può che essere Pippo Inzaghi. "Ne approfitto per fare i complimenti a tutti i miei compagni per il grande campionato che stiamo facendo sperando che il 2018 sia un anno ancora più ricco di soddisfazioni". Diverse squadre di categorie superiori hanno iniziato a bussare alla porta degli umbri per il bomber brasiliano, che vuole ritrovare il professionismo dopo 3 anni di purgatorio.


Quinto posto per Giorgio Recino (30), attaccante del Pontisola, girone B, 14 gol in 17 partite. Cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Brescia, Recino ha lasciato un bellissimo ricordo di nella Giana Erminio, club portato a suon di reti, ben sessantotto, dalla Promozione lombarda fino alla Lega pro. Dopo un solo anno di professionismo ha scelto nuovamente la serie D: 34 marcature negli ultimi due anni e mezzo. Punta forte fisicamente, veloce e dotata di buona tecnica, Recino sfrutta le sue doti acrobatiche per segnare spesso gol spettacolari. Numero preferito il nove, anche se non è quello che porta il suo idolo: "Zlatan Ibrahimovic: in quanto a caratteristiche fisiche mi rivedo un po' in lui. La mia squadra del cuore è sempre stata il Milan. Al 2018 chiedo la salute mia e dei miei cari e magari un posto nei play-off per il Pontisola. Un saluto speciale ai tifosi e ai miei ex compagni della Giana, con loro ho vissuto delle emozioni incredibili". "Re" Giorgio ha approfittato della pausa per sposarsi il 31 dicembre scorso: auguri.


In sesta posizione un bomber con un passato di tutto rispetto, Pasquale Iadaresta (31) del Latina, autore di 14 reti in 17 partite nel girone G. Nato calcisticamente nel settore giovanile del Napoli, nella stagione 2003-2004 Iadaresta fu autore di 21 gol in 23 match nel campionato Primavera, prima del fallimento degli azzurri. Ripartito da Siena, il 7 maggio del 2007 Pasquale ha esordito in serie A nella Scala del Calcio, San Siro: 20 minuti nell'1 a 1 finale contro l'Inter. Dieci stagioni tra i professionisti, l'ultima l'anno scorso tra Unicusano e Lupa Roma, 7 gol in 30 presenze. Attaccante strutturato fisicamente, Iadaresta ha imparato con gli anni a partecipare di più al gioco di squadra e aiutare i compagni nel pressing difensivo. Inizio di carriera da punta esterna, la sua qualità nel gioco aereo e il fiuto del gol hanno portato ben presto l'attaccante casertano al centro dell'area di rigore. "Sono sempre stato tifoso del Milan e il mio idolo è Shevchenko, anche se il mio numero preferito è il nove. Un saluto speciale va sicuramente a Nicola Citro, con lui abbiamo formato una grande coppia gol nella Marcianese e a Filippo Tiscione che si sta levando soddisfazioni nella Ternana: il calcio a volte regala grandi sorprese".






Settima posizione per un altro gigante (194 cm), Andrea Magrassi (24) del Matelica, capocannoniere del girone F con 13 gol. Primi calci nel Dolo, la squadra del suo paese, poi sette anni di settore giovanile del Venezia. Dai 14 è stato il turno del Brescia, club con il quale Andrea ha fatto tutta la trafila, Allievi Nazionali, Berretti e Primavera, fino all'esordio in serie B. Squadra del cuore la Juventus, idolo Ibrahimovic, anche se attualmente Magrassi si ispira a Mario Mandzukic. Punta ben strutturata fisicamente, nonostante la stazza il ventiquattrenne veneto non manca di tecnica e velocità: "Amo attaccare la profondità, mi piace fare a sportellate con i difensori e crearmi le occasioni in area di rigore. Nonostante l'altezza il gioco areo non è la mia più grande qualità". Soprannome? "Magra" o "il doge", numero preferito il nove, quello classico del centoravanti. "Ho esordito molto giovane in serie B e negli ultimi anni ho dovuto riscommettere su me stesso, ripartendo da zero. I ringraziamenti speciali vanno alla mia compagna e a mio figlio. Poi a Paolo Tricoli, che oltre a essere il mio procuratore è un grande amico e al presidente e i dirigenti del Matelica, in particolare all'allenatore Luca Tiozzo e al direttore sportivo Andrea Maniero. Quest'anno stiamo facendo qualcosa di veramente straordinario, spero che il 2018 ci regali un sogno come la promozione in serie c". E per Andrea il salto potrebbe essere addirittura doppio. Le grandi prestazioni e i gol di quest'anno hanno suscitato l'interesse di 3-4 importanti club della serie B che vorrebbero mettere sotto contratto il gigante di Dolo già a gennaio. Più probabile che l'affare si concretizzi a giugno, per la felicità di tutti.


All'ottavo posto Vito Leonetti (23), attaccante della Vastese Calcio, 13 gol nel girone F. Vito è il più giovane tra i bomber più prolifici e appena due stagioni fa è stato il cannoniere della formazione Primavera del Bari, 17 gol in 14 partite. Cresciuto calcisticamente nelle giovanili della Fidelis Andria Leonetti è stato successivamente acquistato dai biancorossi con i quali ha trovato l'esordito in serie B a 18 anni, durante Siena-Bari dell'otto settembre 2013. Seconda punta tecnica o attaccante esterno, abile nel dribbling, tra le caratteristiche del ventitreenne pugliese c'è la capacità di fare gol da fuori area partendo da sinistra e accentrandosi, sfruttando un destro potente e preciso. "Ho tanti idoli ma quello indiscusso è da sempre Ronaldinho. Il mio numero preferito è il 26, il giorno in cui è nata mia figlia! Spero in un grande 2018 mio e della Vastese e magari di poter tornare tra i professionisti a fine stagione". Sessantacinque le partite totali tra i professionisti, dopo i 33 gol con la Primavera del Bari in 47 partite. Quest'anno per Leonetti potrebbe essere quello della definitiva esplosione.


Al nono posto Fabio Lauria (31) della Sanremese Calcio, 13 gol nel girone E. Dopo gli inizi nel piccolo club del quartiere, il Kodokan, è la Reggiana la prima squadra a credere nel "bomber tascabile". Seconda punta tecnica, rapida e abile sotto porta, Lauria ha con il passare degli anni spostato il suo raggio d'azione all'interno dell'area di rigore e i risultati sono stati evidenti: 60 reti negli ultimi tre campionati e mezzo. Tiri da fuori area, ma anche gol di rapina e punizioni, il repertorio del piccolo attaccante napoletano è completo. "Il mio idolo indiscusso è sempre stato Maradona, lui ha fatto la storia a Napoli e l'ho sempre ammirato nelle videocassette, sperando magari di rubargli qualche segreto. Da piccolo tifavo Milan, poi con il tempo ho imparato ad appassionarmi al calcio in generale, senza preferenze. Adesso adoro guardare le partite del Napoli di Sarri. Soprannome? Nanetto, in tutte le squadre mi hanno sempre chiamato così per la mia statura. Gol speciale? Nella Reggiana, il primo tra i professionisti. Non ebbi neanche il tempo di scaldarmi che Giordano mi buttò dentro. Giusto il tempo di levare la tuta, entrare in campo e dopo due minuti avevo già gonfiato la rete: gol partita". Numero preferito il 10, più di 100 reti in carriera, 30 tra i professionisti.

Chiude la nostra top ten Modou Diop (25) 13 gol nel girone I con la maglia del Troina. Cresciuto calcisticamente nel Junior Calcio di Casale, Modou ha iniziato il suo percorso come difensore centrale, per poi passare a centrocampo. La svolta a 17 anni quando Diop è stato trasformato in punta esterna: da allora 80 gol in 150 partite. Prima Categoria, Promozione, Eccellenza, fino alla serie D, negli ultimi 5 anni la scalata del bomber senegalese è stata inarrestabile. Buona tecnica individuale, rapidità e fiuto del gol le caratteristiche principali del "Piccolo Weah", che sta trascinando il Troina nel professionismo a suon di reti: "Sono da sempre interista e il mio idolo è Luis Suarez del Barcellona. Mi chiamano piccolo Weah, ma non mi monto la testa, lui è stato un fuoriclasse mondiale, io non ho ancora fatto niente. La mia speranza per il 2018 è di continuare così e aiutare il Troina a centrare la promozione in serie C". La scalata di Modou continua, sentiremo parlare di lui.
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