Serie D, la top 10 dei "goleador" under 22

style="text-align: justify;">"Il mio sogno, come per tutti i ragazzi della mia età, è di arrivare un giorno in serie A". Molti di loro hanno giocato per i settori giovanili più importanti d'Italia, altri sono partiti dal basso e trovano nella serie D un punto d'arrivo ma anche un trampolino per palcoscenici ben più importanti. Sono i giovani "bomber" del Campionato Nazionale Dilettanti, classifica stilata oltre che in base alla loro bravura a un dato inconfutabile, il numero di gol. Sì va dai giovanissimi Mohammed Gassama e Davide Sabatini, diciotto anni, ai ventiduenni Marco Di Benedetto e Giacomo Cecconi, che dopo tanta sfortuna hanno ritrovato le giuste motivazioni per riscalare le categorie. Ecco i migliori 10 "baby" goleador della serie D:


Undici gol in quindici presenze per il ventiduenne palermitano Tommaso Bonanno (22), punta del Gela, girone I. Cresciuto nelle giovanili del Messina, l'ex giallorosso, venti partite in serie C all'esordio, è un esterno d'attacco che può giocare anche da punta centrale. Dotato di un'ottima tecnica individuale, Bonanno ha nei calci piazzati una delle sue specialità: 6 su 11 dei suoi gol sono arrivati da calci piazzati. L'infortunio del compagno di squadra Mattia Gallon gli ha spalancato le porte della titolarità e per Tommaso potrebbe essere l'anno giusto per la definitiva esplosione. In carriera un totale di 70 presenze e 25 gol, 20 con la maglia dei biancoblù. "Sono felice per quello che sto facendo in questo campionato ma so che devo migliorare ancora tanto. Voglio che il 2018 sia straordinario non solo per me, ma per tutto il Gela. Tutti devono venire qui consapevoli che non avranno vita facile. Mi auguro un grande girone di ritorno, di poter scalare ulteriormente la classifica con i miei compagni".


Dal girone I al girone H, dove si sta mettendo in luce il "piccolo Ibra", Antonio Martiniello (21), undici gol questa stagione. Il soprannome se l'è guadagnato nelle giovanili della Salernitana, dove tra Allievi Nazionali e Berretti ha messo a segno 55 goal in due stagioni. Primi calci nella squadretta vicino casa, il Real Carinaro, poi 4 anni con i granata. Forte fisicamente, abile nel gioco aereo, Martiniello ama attaccare la profondità e giocare al servizio dei compagni. Il gioco corale della Cavese è uno dei segreti dell'esplosione del ventunenne di Aversa. Antonio è da sempre tifoso del Milan e il suo idolo, facile da intuire, è proprio il gigante di Malmoe, Zlatan Ibrahimovic. "Voglio ringraziare il ds della mia scuola calcio Luciano Lisbona che mi ha fatto crescere tantissimo e tutti i dirigenti della Cavese, a partire dal presidente Fariello. Ma soprattutto voglio congratularmi con i miei compagni di squadra che mi hanno sempre sostenuto, in primis Salvatore D'alterio e Vincenzo Marruocco. In questo 2018 che sta iniziando mi auguro di segnare tanti gol e vincere il campionato con la Cavese: questa è una piazza che con la serie D non ha nulla a che fare".


Al terzo posto Luca Manarin (22) della Virtus Vecomp Verona: 10 gol questa stagione. Piedi raffinati, dribbling e velocità le doti con le quali Manarin si sta distinguendo nel girone C. Abile nell'uno contro uno, il ventiduenne di Mantova è un trequartista che può spaziare su tutto il fronte offensivo, in quanto ambidestro. Inizio a 5 anni nella squadra locale del suo paese, Cerlongo. A 9 anni il passaggio nel Mantova, tutta la trafila delle giovanili fino all'esordio in prima squadra, con la piccola parentesi del biennio nell'Hellas Verona. Luca tifa Milan e il suo idolo è Ricardo Kakà, ma il suo numero preferito non è il 22, ma il 10, quello dei fantasisti. "Ricordo ancora i complimenti speciali di Ivan Juric che mi ha fatto esordire in serie C nel Mantova e gli stimoli quotidiani di Martins Adailton che è nel nostro staff. Un amico che sta facendo carriera? Caleb Ekuban che ora è protagonista in Inghilterra, in Championship, con la maglia del Leeds. Dal 2018 mi auguro di riuscire ad essere sempre più decisivo per la Virtus, e di festeggiare a fine anno la promozione in serie C con i miei compagni".






Nel girone D il Romagna Centro sogna i play-off grazie ai gol di Giacomo Cecconi (22). L'ex attaccante di Riccione e Potenza 9 reti in 17 partite, è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Rimini e del Bologna, prima del trasferimento nella Correggese, nella stagione 2014-2015. "Cecco" ha tirato i primi calci al pallone nel Real Viserba squadra del suo paese, in provincia di Rimini. L'anno dell'esplosione nella Berretti dei biancorossi, dove, sotto etá, è diventato il cannoniere della squadra. Sessanta mila euro la cifra sborsata dal Bologna per vestirlo di rossoblù, cifra notevole per un ragazzo di 16 anni. Nel luglio 2015 la rottura del legamento crociato ha frenato la sua crescita e gli ha impedito il rinnovo con i bolognesi. "E' stata durissima, sono rimasto fermo un anno. Ringrazio ancora il San Marino calcio, che mi ha dato la possibilità di allenarmi con loro. A Rimini, in Eccellenza, non ero ancora al top, le mie soddisfazioni me le sono sono levate nella Fya Riccione, a partire da gennaio 2017: 10 reti in 16 presenze. Al 2008 chiedo un posto nei i play-off per il Romagna Centro". Numero preferito il nove e quanto a idoli c'è l'imbarazzo della scelta: Edin Dzeko, Andrea Belotti, Zlatan Ibrahimovic, Ruud van Nisterlooij. Venti gol totali nel 2017 per Cecconi.


Passato nelle giovanili della Juventus per Andrea Procaccio (21), 8 gol questa stagione nel Borgosesia. Primi calci nel Barcanova Salus, poi Andrea si è formato calcisticamente con i bianconeri, dai 9 ai 15 anni. Dopo la Canavese e il Lucento, Lorusso ha fatto parte della Berretti del Bra: 13 gol che lo hanno portato in prima squadra, in serie D. Ultimi due anni passati alla Pro Settimo Eureka, 60 presenze e 9 gol. Quest'anno la chiamata del Borgosesia: "Sono molto felice di essere qui. Il mio idolo è Leo Messi però, essendo juventino, mi piace molto anche Pauolo Dybala. Il mio numero preferito è il 10 e il soprannome "proca". Permettetemi di fare i complimenti a Vittorio Parigini. Ci ho giocato spesso contro e sapevo che poteva arrivare in alto. E' giusto così, perché se lo merita, ha sempre avuto la fame giusta per arrivare...". Esterno/trequartista, Procaccio ama giocare per la squadra e tenta spesso l'uno contro uno per sfruttare la sua abilità nel dribbling.


Quota otto anche per Davide Lorusso (21) del Trastevere. Tecnica in velocità, fantasia e i "gol a giro" il biglietto da visita di questo gioiellino scuola Roma. Primo anno nella squadretta del quartiere, il Trullo. Poi tutta la trafila delle giovanili giallorosse. Fede romanista, idolo non dichiarato, anche se la Totti Academy School lascia più di un indizio. Esterno d'attacco, trequartista, punta, la duttilità è uno dei punti di forza del talento romano, soprannominato "cannibale" per i 56 gol messi a segno in due stagioni nel Tor Tre Teste e "piattella" per la sua capacità di segnare gol a giro, sotto l'incrocio. Il numero di maglia preferito è il dieci, e questo è un altro indizio... Ventuno gol nelle ultime due stagioni e mezzo, otto quest'anno, più sei assist, Lorusso vuole esplodere definitivamente. Qualche stagione fa l'Inter si era interessato a lui, il Crotone lo aveva preso, ma l'avventura durò pochi mesi. "Dicono che sono molto tecnico e che, insieme alla rapidità, è il mio vero punto di forza. Mi fa un po' rabbia ripensare alle occasioni perse, ma qui nel Trastevere posso crescere ancora. Mi auguro per la squadra che si possa centrare almeno i play-off promozione".






Classe 1999, Mohammed Gassama (18) è arrivato in Italia a febbraio dello scorso anno dalla Guinea: richiedente asilo, è stato inserito nel complesso di una casa famiglia nel napoletano. D'estate è stato scoperto durante un torneo di calcio amatoriale dall'allenatore Rosario Campana, quasi un padre adottivo, che lo ha voluto a Gragnano. Ragazzo timido, Gassama parla solo francese, ma in squadra si è già conquistato la stima e l'affetto di tutti. L’iter per il tesseramento si è completato soltanto alla vigilia della gara tra l’ASD Gragnano e l'Aversa Normanna. Gassama è entrato all’11’ della ripresa ed ha impiegato solo diciotto minuti per timbrare la prima rete in carriera. Diventato un titolare inamovibile della formazione gialloblù, Mohammed è entrato nel tabellino dei marcatori in tutte e quattro le successive gare. Attualmente sono otto le reti in quattordici presenze. Trequartista classico, nel 4-3-3 di Rosario Campana, Gassama è stato utilizzato inizialmente come punta centrale, anche se nelle ultime gare contro Turris e Manfredonia è stato schierato come centrocampista. Brevilineo, fisico compatto e baricentro basso Gassama è un giocatore completo. Dribbling, forza fisica, velocità, resistenza i suoi punti forti, anche se a Mohammed non manca la tecnica e l’intelligenza tattica. Un piccolo Sadio Manè della serie D.

A quota otto un'altra perla dell'Africa, Youssouph Cheikh Sylla, gigante senegalese (196 cm) del Vigor Carpaneto, girone D. Inizio con il botto, due triplette e sette gol nelle prime quattro gare di campionato, poi una lunga assenza di dodici turni. Sylla è tornato in campo il 20 dicembre, in occasione dell'ultimo turno prima della sosta, e ha deciso la gara contro il Tuttocuoio: cecchino infallibile. "In Senegal mi chiamavano 'Lewa', ma il mio modello è Icardi. I grandi attaccanti mi fanno sognare. Ronaldo, il 'fenomeno', ma anche Cristiano Ronaldo, Trezeguet, Henry... Ma tra tutti adesso il mio modello è Mauro. Lo ammiro molto, è un vero bomber ma sa anche aiutare la squadra. Poi è forte di testa, ha un morale d'acciaio. Sono di parte perché in Italia tifo per l'Inter, anche se il mio club del cuore è il Manchester United". A 19 anni questo centravanti di 196 cm è già leader del piccolo club emiliano, dopo esserlo stato nel Colorno, Eccellenza, con 14 gol alla primissima esperienza italiana. Di proprietà del Piacenza, adesso il baby fenomeno sta suscitando l'interesse di club importanti.

Otto gol anche per Davide Sabatini (18) dell'Albalonga, girone G. Grandissimo talento per la categoria, Davide si è formato calcisticamente nel settore giovanile della Roma: otto anni in giallorosso, un campionato Giovanissimi Nazionali e una semifinale in quello Allievi. Dopo il Monterosi, esordio con gol la passata stagione a 17 anni, quest'anno la punta romana ha scelto Alba Longa per rilanciarsi. Il primo a credere veramente in Davide è stato Roberto Muzzi, che lo ha allenato per 4 anni alla Roma: "Mi ha fatto crescere tanto tecnicamente e mi ha insegnato anche la condotta disciplinare da tenere in campo e fuori. Il giocatore al quale mi ispiro è Tuminello, che ho osservato da vicini in Primavera: come caratteristiche ci somigliamo molto". Punta tecnica e forte fisicamente, Sabatini ha in Dzeko un altro modello di riferimento: il sangue giallorosso non mente.


Chiude la nostra top 10 Marco Di Benedetto del San Nicolò, otto gol nel girone F. Un anno e mezzo a Teramo per rilanciarsi, dopo che Di Benedetto era rimasto svincolato per mezza stagione nel campionato 2016-2017 a causa del fallimento della Virtus Lanciano. Centrocampista tecnico o ala estrosa, Marco si adatta bene ad entrambi i ruoli e ha nei passaggi, nella visione di gioco e nel dribbling i suoi punti forti. Maglia numero 10 alle spalle, come quella del suo idolo Del Piero, anche se il ventiduenne fantasista ha sempre avuto un debole per Ricardo Kakà. Primi calci al pallone nella squadretta vicino a casa, il Villa Raspa, quartiere di Pescara. Poi il settore giovanile dei biancoazzurri e della Juventus, compagno di Primavera di Federico Mattiello e Filippo Romagna. Dopo il primo assaggio di professionismo nella Feralpisalò con 15 presenze nel campionato 2014-2015, Marco si augura che questo sia l'anno del ritorno nel professionismo. "Dal 2018 mi auguro la salvezza del San Nicolò, squadra che ha creduto in me e di proseguire nella mia crescita professionale".


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