Alla scoperta di Guadagni: il talento della Paganese

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Quella di Giuseppe Guadagni è una storia di sacrifici e amore. Ma anche passione e sconfitte. Una carriera, seppur giovanissima, vissuta sulle montagne russe. Un sogno, svanito, chiamato Napoli. Una rivincita nel nome della Paganese. La squadra allenata da Alessandro Erra, al momento, è al dodicesimo posto nel Girone C di Serie C con 24 punti. E se la vista del club del presidente Raffaele Trapani al momento è rivolta più verso i playoff, che verso i playout, il merito è anche del giovanissimo Guadagni. Esterno d’attacco. Piede sinistro. Carattere esuberante e estroverso. Abbina una grande corsa a un’ottima tecnica. Così lo descrive chi lo conosce. Ma riavvolgiamo il nastro. Nato a Brusciano nel 2001, ha sempre avuto un solo obiettivo: giocare a calcio. Un fratello gemello che fa il ballerino. Una carriera iniziata sin da bambino nella Paganese, inseguendo un sogno. Nell’estate del 2017 il Napoli lo preleva dalle giovanili del club del presidente Trapani.

Un sogno che dura due anni, prima di tornare a casa, in prestito. Guadagni la scorsa stagione si mette in luce con la squadra Berretti della Paganese, siglando 11 reti, che però non bastano per vestire ancora l’azzurro. Ad approfittarne è la squadra guidata da Alessandro Erra. Il classe ‘01, infatti, è aggregato in estate al ritiro della prima squadra e dopo pochi giorni convince tutti. Calciatore dinamico e generoso. Si presenta al campo di allenamento sempre con il sorriso. Tutti si aspettavano un contributo importante dalle sue prestazioni in questa stagione, ma Guadagni sta andando decisamente oltre le aspettative: 12 partite giocate in campionato, con all’attivo due reti e due assist. Nell’ultimo mese è diventato la prima scelta in attacco di Alessandro Erra. Viene descritto come un piccolo Politano. Piede sinistro grande tecnica e grande generosità. Per il momento si sta esprimendo da seconda punta nel 3-5-2 della Paganese, ma il ruolo dove potrebbe rendere ancor di più è l’esterno d’attacco a destra nel 4-3-3, con possibilità di rientrare sul suo piede preferito. Un percorso ancora lungo in campionato e non solo. In attesa della definitiva consacrazione la Paganese si gode il suo talento.

Foto: Ufficio stampa Paganese Calcio e Mirco Sorrentino

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