La Serie B al Social Football Summit 2022, Balata: "Chiediamo di essere trattati come una industry"
Al Social Football Summit 2022, evento internazionale sull’industria del calcio in onda allo stadio Olimpico di Roma, si è parlato di giovani e sostenibilità all’interno del panel della Lega Nazionale Serie B. Intercettati dal moderatore Maurizio Insardà, sono intervenuti la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, il Presidente della Lega Serie B Mauro Balata, il CT della Nazionale italiana Under 21 Paolo Nicolato, il Direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni, l’ex attaccante della Nazionale Giampaolo Pazzini e il Professore di fisica e tecnica energetica dell’Università di Roma Tre Roberto De Lieto Vollaro, che ha parlato di emergenza energetica nel calcio.
Balata: "I giovani devono diventare il futuro del calcio"
Il Presidente Balata ha parlato in primis di giovani, dichiarando di sentirne molto il peso e il tema: “Cerchiamo tutti di capire come far sì che crescano e diventino il futuro del calcio, recuperando così quelle posizioni che ricoprivamo quindici anni fa. Noi chiediamo al Governo di essere trattati come una industry - ha dichiarato Balata - Mettiamo nelle stesse condizioni i giocatori italiani degli stranieri in modo che si possano mettere sullo stesso piano ed emergere se sono più bravi. Incentivazione fiscale sui giovani come in Germania e lì ha funzionato, perché non farlo? Noi come B stiamo facendo molte azioni per stimolare, cambiare e migliorare il nostro calcio, con tanto sacrificio delle nostre società, poi un po’ ci aspettiamo anche dagli altri”.
Sia Balata che Nicolato si sono trovati d’accordo nel dire che “i giovani di oggi non ritrovano riscontro nelle società, noi vogliamo ottenere risultati, ma non spendere tempo per conseguirli”.
Bonetti: "Lo sport educa con le scuole"
La ministra Bonetti ha spiegato come sempre di più si sita affermando il ruolo strategico che lo sport gioca per costruire la personalità delle persone con il calcio: “Lo sport educa, in modo integrato con le scuole, le nuove generazioni. Nella riforma del Family act si riconoscono come investimenti formativi fare lo sport ai propri figli e quindi sono costi soggetti al rimborso”.
Pessimista, invece, il direttore Zazzaroni: “Ognuno cerca di mettere a posto le proprie casse piuttosto che fare sistema. Le grandi piazze fanno un grande campionato e c’è tanto pubblico, io la B la chiamo genere di conforto perché quando ci sarà il mondiale di Qatar ci sarà la B a ricordarci che esiste il calcio italiano”.
Nicolato ha poi posto come centrale il rapporto fra scuola e sport: “In altri stati lo hanno già fatto e noi invece fatichiamo nell’inserire lo sport come una materia vera che merita professionisti che la insegnino, che merita ore e che sia ritenuta importante per la crescita di un ragazzo. Prima questo era delegato ai giochi di strada, ora dobbiamo trovare nuovi spazi affinché i giovani possano allenare la propria motricità”.
Infine, sul tema si è soffermato anche Pazzini: "Il nostro mondo è in difficoltà, il nostro sistema è da rivedere. Sono stato sei mesi in Spagna e noi per tante cose siamo rimasti agli anni 90, l’unico vantaggio è che siamo italiani e noi riusciamo sempre a fare qualcosa di buono. C’è da fare molto, tanto, e non saprei da dove partire. Il giocatore giovane ha tutto il diritto di giocare, di sbagliare e imparare, quindi anche la critica deve migliorare ed essere più equilibrata nei giudizi per evitare eccessi in positivo e in negativo".
De Lieto Vollaro: "Disaccoppiare il costo dell'energia elettrica dal gas"
De Lieto Vollaro, parlando di energia, ha parlato innanzitutto dell’importanza di disaccoppiare il costo dell’energia elettrica dal costo del gas come “un primo provvedimento che potrebbe diminuire il costo della materia prima. Solo il 40% del costo dell’energia elettrica deriva dal gas, quindi con un provvedimento governativo va affrontata la tutela dei costi delle altre fonti dall’idroelettrico al rinnovabile”. Quindi sulle infrastrutture: “Bisogna metterci mano per una gestione degli sprechi ridotta”.
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