Serie B, tutte le combinazioni della volata playoff a 90 minuti dalla fine

 

Nove squadre. Quasi metà delle partecipanti al campionato. A 90 minuti dalla fine della stagione regolare, la griglia playoff è ancora tutta da scrivere. Poche certezze e tanti enigmi da sciogliere. Tra questi, anche le date d'inizio e fine della postseason.  Al momento sono fissati tra il 17 maggio e il 2 giugno, ma le questioni giudiziarie legate al Palermo rischiano di fare slittare di qualche giorno l'inizio dei playoff.

Ricordiamo che l'ultima giornata verrà giocata interamente oggi, sabato 11 maggio alle 15. Vediamo nel dettaglio i tanti incroci possibili.

 

Lecce (63 punti) Un match point promozione fallito a Padova e cattive notizie arrivate da Ascoli nella giornata di riposo, ma Mancosu e compagni hanno ancora la promozione nelle proprie mani. Il Lecce ha ancora un punto di vantaggio sul Palermo. Servirà una vittoria in casa contro lo Spezia per festeggiare. In caso di pareggio, i giallorossi dovranno sperare che il Palermo non batta il Cittadella. In caso di sconfitta, solo un’impresa dei veneti in Sicilia scongiurerà i playoff. A parità di punti, il Palermo ha il vantaggio negli scontri diretti (doppia vittoria per 2-1).

 

Palermo (62 punti) La vittoria di Ascoli ha riacceso i sogni di promozione diretta, anche se le preoccupazioni maggiori non arrivano dal campo. La vittoria interna contro il Cittadella potrebbe valere la promozione diretta. Che tuttavia potrebbe essere revocata da una sentenza prevista per lunedì 13. In poche ore i rosanero possono passare dal sogno promozione all’ incubo retrocessione. Delio Rossi, 5 punti in 3 partite, ha il compito di tenere alta l’attenzione sul campo. Al netto di provvedimenti giudiziari e di passi falsi del Lecce, il Palermo giocherà i playoff da testa di serie principale: nessuno può intaccarne la terza piazza. In sostanza, un turno in meno e la possibilità di salire anche con 4 pareggi.

 

Benevento (57 punti) Unica squadra già certa della sua posizione. Quarto posto già sicuro e un viaggio a Brescia per assaggiare l’odore della festa. Due anni fa il club di Vigorito conquistò la promozione partendo dalla quinta piazza. Salvo ulteriori slittamenti legati al caso Palermo, i sanniti entreranno in ballo il 21 o 22 maggio per la semifinale. Due settimane di tempo per allontanare i rimpianti – 5 sconfitte nelle ultime 11 gare – e prepararsi alle sfide decisive.

 

Pescara (52 punti) Un lungo flirt con la promozione diretta e un brusco calo nelle ultime giornate: 4 punti in 5 partite, quinto posto e una qualificazione aritmetica ai playoff ancora da conquistare. Saranno matematici con un pareggio contro una Salernitana disperatamente a caccia di punti.

In caso di sconfitta, comunque, solo una serie clamorosa di congiunzioni astrali manderebbe gli abruzzesi in vacanza anticipata: servirebbero le contemporanee vittorie esterne di Spezia, Cittadella e Perugia, più quella del Verona sul Foggia. Con una vittoria invece Mancuso e soci sarebbero sicuri del quinto posto.

In caso di arrivo a pari punti con lo Spezia, il Pescara ha gli scontri diretti a favore: doppia vittoria dei ragazzi di Pillon. Pericoloso invece un arrivo multiplo con il Cittadella: i veneti hanno vinto entrambe le sfide. Pari il confronto con la Cremonese, sfavorevole quello col Verona.

 

Spezia (51 punti)  Sesto posto e la possibilità di andare a certificare i playoff a Lecce davanti a 25mila tifosi. Dopo una stagione in altalena, i liguri si sono guadagnati la possibilità di essere artefici delle proprie fortune. Una vittoria in Puglia metterebbe al sicuro la sesta piazza e potrebbe valere il sorpasso al Pescara. Un’impresa che metterebbe al riparo da ogni rischio. In caso di arrivo a pari punti, i bianconeri sono messi male con Pescara e Verona (doppia sconfitta), bene col Cittadella (doppia vittoria) e pari con la Cremonese (una vittoria e una sconfitta). Una situazione che lascia grandi chances di qualificazione agli spezzini: anche in caso di sconfitta a Lecce, solo una vittoria del Cittadella a Palermo - unita a quelle di Verona e Cremonese - comporterebbe l’esclusione dalla post season.

Un pareggio in Puglia potrebbe portare a una classifica avulsa complicata. In caso di arrivo a 3 con Verona e Cremonese, lo Spezia sarebbe la peggiore. Ma, anche in questo caso, solo un’impresa del Cittadella in Sicilia determinerebbe un beffardo nono posto.

 

 

 

Cittadella (50 punti) Tre gol al Verona e sorpasso alla penultima curva. Il Cittadella sogna la terza partecipazione consecutiva ai playoff: un aprile negativo ha rischiato di compromettere tutto, ma il successo di sabato scorso ha riportato i veneti al settimo posto. Il futuro passerà dalla trasferta di Palermo, ma non solo.

La Cremonese, ottava a un punto di distanza, può sorpassare i veneti vincendo a Perugia. Ma potrebbe bastarle anche un pareggio in caso di sconfitta di Iori e compagni al Barbera.

E nonostante il 3-0 del Tombolato, i granata sono in svantaggio anche nel confronto diretto col Verona, per via del poker incassato al Bentegodi sotto Natale.

Arrivi multipli possibili in caso di sconfitta a Palermo. Trovandosi a tre con Verona e Cremonese, i ragazzi di Venturato sarebbero i peggiori e quindi fuori dai playoff.

Il Cittadella potrebbe infine essere agganciato anche dal Perugia, decimo a 47. Una vittoria degli umbri sulla Cremonese e un pareggio tra Verona e Foggia comporterebbe l’arrivo a 50 punti di Perugia, Verona e Cittadella. Un incrocio che vedrebbe il Verona settimo, il Citta ottavo, il Perugia nono e ovviamente la Cremonese decima.

Cremonese (49 punti)  In questo momento sarebbe l'ultima in griglia. Ottava a pari punti col Verona, scontri diretti pari, ma +4 per differenza reti totale.

È la squadra più in forma del campionato: imbattuta da dieci giornate, la più inattesa invitata al ballo finale.

Dopo la sconfitta di Salerno a fine febbraio, vedeva incombere i playout. 22 punti in dieci partite le consegnano la possibilità di giocarsi tutto a Perugia.

Uno scontro da dentro o fuori, che tuttavia potrebbe escludere entrambe.

Solo una vittoria in Umbria darebbe a Rastelli la garanzia di una miracolosa qualificazione.

Un pareggio lascerebbe invece il destino dei grigiorossi appeso a un filo. Una sconfitta del Cittadella permetterebbe l’aggancio e il sorpasso in virtù del favorevole confronto diretto.

La Cremonese sarebbe però sorpassata dal Verona, in caso di vittoria gialloblu contro il Foggia.

Nessuna speranza di qualificazione invece in caso di sconfitta al Curi: grigiorossi scavalcati dal Perugia e fuori dai playoff a prescindere dal risultato di Verona.

Verona (49 punti) Se all’inizio della stagione qualcuno avesse pronosticato il Verona fuori dai playoff a fine stagione, lo avrebbe fatto solo immaginando una promozione diretta. E invece, dopo l’esonero di Grosso e l’esordio shock di Aglietti a Cittadella, Pazzini e soci si ritrovani noni e chiamati a strappare un posto in extremis.

Urge la vittoria contro un Foggia che si giocherà la salvezza e arriverà al Bentegodi “scortato” dal solito esodo rossonero. Non basterebbe per l’aritmetica ma solo un incredibile intreccio di risultati sfavorevoli escluderebbe il Verona.

Più probabile che un’affermazione consenta invece un primo turno di playoff col vantaggio del fattore campo.

In caso di pareggio, il Verona sarebbe comunque messo abbastanza bene. Solo un arrivo singolo con la Cremonese terrebbe infatti gli scaligeri fuori dai playoff.

Una sconfitta invece renderebbe fallimentare la stagione del Verona, chiudendola anzitempo.

 

Perugia (47 punti) La sconfitta di Foggia lascia una sola possibilità al gruppo di Nesta: battere la Cremonese e sperare nella contemporanea sconfitta del Verona col Foggia. Qualsiasi altra combinazione renderebbe ininfluente il risultato del Curi.

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