Serie B: Frosinone-Spezia, ci siamo. Guida alla finale playoff
È l’ultimo verdetto dei campionati professionistici in Italia. L’ultimo tassello da riempire. La ventesima squadra della serie A della stagione che inizierà tra un mese sarà una tra Frosinone e Spezia. Doppia finale, con gara di andata questa sera (domenica) alle 21:15 in Ciociaria e ritorno tra cinque giorni al Picco.
Due partite, 180 minuti. Niente supplementari, nessuna importanza ai gol segnati in trasferta. Ma attenzione, perché il Frosinone dovrà fare un gol in più dello Spezia in virtù della peggiore posizione di classifica nella regular season. Frosinone-Spezia è ottava contro terza, ma anche tanto altro.
LA STORIA
Per il club del presidente Maurizio Stirpe è la seconda finale playoff. La prima fu due anni fa contro il Palermo. Il 2-0 del 16 giugno 2018 regalò la seconda promozione in serie A. Segnarono Maiello e Ciano, entrambi ancora punti di forza della squadra allenata oggi da Alessandro Nesta e all’epoca da Moreno Longo. Quella finale fu segnata da un finale polemico, con il caso dei palloni buttati in campo nel finale dalla panchina del Frosinone durante gli attacchi del Palermo. I giallazzurri se la cavarono con due giornate di squalifica del campo e una pesante multa.
Per lo Spezia, invece, è la prima volta. Il massimo risultato nella storia recente del club è la semifinale playoff persa nel 2016 contro il Trapani di Cosmi. Un Trapani che l’anno scorso fu promosso dalla C alla B con Vincenzo Italiano in panchina, l’uomo che quest’anno ha guidato lo Spezia a una stagione esaltante. Un allenatore che fra pochissimi giorni potrebbe spostarsi di qualche chilometro e passare al Genoa. Per lui la serie A sembra davvero a un passo, ma darà l’anima per arrivarci con i suoi ragazzi e il suo 4-3-3.
COME SONO ARRIVATE ALLA FINALE
La strada per arrivare allo scontro decisivo è stata per entrambe tortuosa. Per il Frosinone addirittura una sorta di luna park. Una solo vittoria nelle ultime 12 della stagione regolare, per giunta proprio contro lo Spezia, e una qualificazione agguantata a dieci minuti dalla fine con un rigore segnato da Ciano contro il Pisa. Poi, al primo turno, la clamorosa rimonta a Cittadella: da 2-0 a 2-3, con un siluro sempre del fantasista campano al 121’. E anche in semifinale è stata necessaria un’impresa. Dopo lo 0-1 in casa col Pordenone, serviva una vittoria con due gol di scarto in trasferta. È arrivata grazie ancora a Ciano e Novàkovich.
Lo Spezia invece ha saltato il primo turno e anche, colpevolmente, i primi dieci minuti della semifinale. Due gol presi in avvio a Verona e un 2-0 da rimontare al ritorno. Un’impresa riuscita con la spinta di un’intera città fuori dal Picco e con le reti di Galabinov, Maggiore e Nzola. Il 3-1 finale ha aperto le porte per un paradiso da cogliere in 5 giorni.
I PRECEDENTI
Se si ripetessero i risultati del doppio confronto di stagione, lo Spezia salirebbe in A. Una vittoria a testa, 2-0 per i liguri all’andata e 2-1 per il Frosinone al ritorno. Gol decisivo di Paganini, l’uomo che decise nel 2014 il playoff che portò i ciociari in serie B.
Nelle sei partite giocate in B in Ciociaria, lo Spezia non ha mai vinto. Per farlo, si affida al centro dell’attacco a un Galabinov in grande forma: sei gol nelle ultime sei presenze in B. Contro il Frosinone segna spesso: lo fece nella sconfitta di luglio, ma anche con la maglia del Novara nel 2017, firmando una importante vittoria in trasferta.
UOMINI CHIAVE
Impossibile non parlare di Camillo Ciano. Lo fanno già i numeri per lui: 70 gol in B dal 2014 a ora, nessuno ha fatto meglio nello stesso periodo. Due anni fa segnò contro il Palermo sia all’andata che al ritorno. Al suo 2-0 nel recupero, mezzo stadio invase il campo. Impossibile che si ripeta questa circostanza, ma fuori dallo stadio tanti sogni dei tifosi giallazzurri passano dal suo sinistro. Per lui i gol in stagione sono 10, secondo marcatore della rosa dopo Federico Dionisi, l’altro grande simbolo della storia recente frusinate. Per lui potrebbe essere la terza promozione in A in 6 anni.
Nel collettivo di Vincenzo Italiano, spesso i protagonisti si sono alternati durante l’anno. Detto di Galabinov, i migliori marcatori sono finora Ragusa e Gyasi con 8 reti. Proprio quest’ultimo potrebbe essere una pedina fondamentale nel tridente offensivo spezzino. Lanciato da Moreno Longo a Torino, è sbocciato definitivamente quest’anno. Ai tempi granata era il pupillo di Immobile, ora il ghanese nato a Palermo è uno dei pilastri dell’attacco di Italiano.
COME GIOCHERANNO
Farà grandi difficoltà, Nesta ha trovato le migliori risposte nel 3-5-2, accantonando molto presto i propositi iniziali di difesa a 4. La variante possibile riguarda l’uso di un trequartista usato soprattutto per mettere pressione al regista avversario. Per questo non ci stupiremmo nel vedere Rohden o chi per lui su Matteo Ricci in una sorta di 3-4-1-2, con Ciano e Novàkovich che al momento sono favoriti per i due posti davanti. A centrocampo c’è da rimpiazzare Haas squalificato. Potrebbe toccare a Gori, altro giocatore del gruppo storico.
Pochi dubbi di schieramento per Italiano, che ha sempre giocato con un 4-3-3 caratterizzato da un recupero palla altissimo. Durante la stagione, ci siamo ormai abituati a vedere i centrali difensivi oltre la linea di metà campo: il manifesto dell’aggressività voluta dall’allenatore che sogna il doppio salto personale.
Appuntamento allora alle 21:15. Fischierà Fourneau, poi sarà battaglia per 5 giorni e 180 minuti. Il Frosinone vuole tornare dov’era, lo Spezia sogna l’approdo in una terra sconosciuta in tempi moderni. Un sogno per Giulio Maggiore, spezzino che ha firmato il 2-0 col Chievo. Un obiettivo per due città col fiato sospeso.