Un'esultanza lunga 1.000 Km. Garritano salva il 'suo' Cosenza
Ci sono poco meno di 1.000 chilometri tra il 'San Vito-Marulla' e il 'Bentegodi'. Ma l'urlo di Luca Garritano, autore del gol col quale il Chievo ha battuto il Pescara e conquistato i play-off, si è sentito fortissimo in Calabria. E se il Cosenza giocherà ancora in Serie B lo deve anche a lui, cosentino doc, residente a pochi metri dallo stadio. Garritano aveva indossato la maglia rossoblu nella passata stagione, andando in rete contro Padova, Lecce, e Salernitana. Ma il gol più importante, per la sua città, probabilmente, è stato questo.
Incredibile destino in una folle ultima giornata di campionato, caratterizzata da una classifica che era un ascensore. Un occhio sul campo e l'altro su internet o in tv. Minuto 88: mentre i lupi battevano 3-1 la Juve Stabia, e cominciavano a fare i calcoli per la griglia play-out, ecco la notizia da Verona: 'Ha segnato il Chievo, ha segnato Luca...'. Cosenza salvo, Pescara ai play-out. E' festa in campo e fuori. "Ragazzi mi sono emozionato...". E' il momento dei ringraziamenti, una videochiamata notturna tra Garritano e il capitano del Cosenza Angelo Corsi accorcia ancora le distanze: "Grazie Luca, ci hai dato una grossa mano".
'Garri' ha dato cosí l'ultima, decisiva, spinta a una rincorsa da record per i calabresi nel post lockdown: “Sono cresciuto in una casa praticamente attaccata allo stadio", aveva giá raccontato a gianlucadimarzio.com, "passavo i giorni giocando per strada e quando scendeva in campo il Cosenza andavo a vedere le partite in curva". E in quella casa, dove ancora abitano i suoi genitori, questa volta, la festa sarà stata tripla. Per lui, per il Chievo Verona...e per il suo Cosenza.
A cura di Fabrizio Caianiello