Serie A, non chiamateli "vecchi": la top 11 degli over 30

Non solo utili per lo spogliatoio. Definirli soltanto guida per i giovani, “esperienza a servizio della squadra”, sarebbe semplicemente sminuirli.

Non chiamateli vecchi!

Dalla porta, all’attacco: dai 37 anni di Handanovic, ai 40 di Zlatan Ibrahimovic… Sempre e ancora indispensabili per i loro club. Nella gallery abbiamo scelto i migliori 11 calciatori “over 30” della serie A nel 2021.

 

 

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Samir Handanovič (Inter), 37 anni. Si scrive Handanovič, si legge sicurezza. Come l'Inter di Antonio Conte ha costruito il successo tricolore sulla granitica certezza del portiere sloveno, così Simone Inzaghi sta beneficiando della protezione di Samir. Il primato nerazzurro porta anche la firma del suo guantone, così come la seconda migliore difesa della Serie A può muoversi con più serenità sapendo di avere Lui a protezione dei pali.

 

Alex Sandro (Juventus), 30 anni. Dopo sei stagioni con la maglia bianconera, il terzino destro brasiliano continua a tessere la corsia di sinistra. Nonostante il suo rendimento sia calato rispetto alle stagioni precedenti, Massimiliano Allegri continua a dargli fiducia sul versante mancino del suo undici. La risalita della Juventus non può prescindere dal ritorno in forma di Alex Sandro.

 

Leonardo Bonucci (Juventus), 34 anni. Dalla fascia di sinistra ci spostiamo al centro della difesa, dove troviamo un altro bianconero. Bonucci, juventino lo è per definizione, continua a guidare la retroguardia di Massimiliano Allegri anche nel momento della tempesta. Come i grandi comandanti, il difensore campione d'Europa con l'Italia, è una delle poche certezze della Juventus. Sempre prolifico anche sottoporta, 3 i gol realizzati in campionato, dopo un inizio di stagione sottotono sembra aver ritrovato la via di Damasco. Propositi per il nuovo anno il Mondiale con la maglia azzurra e la risalita con la "sua" Juventus.

 

Kalidou Koulibaly (Napoli), 30 anni. Luciano Spalletti lo ha coccolato e ne ha tessuto le lodi sin dal primo istante in cui si è insediato sulla panchina azzurra. Sapeva già che sarebbe stato l'humus imprescindibile su cui costruire un Napoli vincente. Non è un caso che il club azzurro possa vantare la migliore difesa della Serie A, soltanto 14 reti patite, e che la flessione della squadra sia iniziata con l'infortunio del forte difensore senegalese. Nel mese di gennaio la Coppa d'Africa lo terrà lontano da Castel Volturno, ma Spalletti non smette di contare i giorni che mancano al suo ritorno.

 

Juan Cuadrado (Juventus), 33 anni. Nonostante l'età che avanza, il terzino destro colombiano continua a coniugare un'indifferente qualità alla sempre costante quantità. Secondo Opta, infatti, Cuadrado ha creato il "maggior numero di occasioni per i suoi compagni". Sono 30 "tra tutti i difensori della Serie A in questa stagione". Non solo distributore per la squadra, però, ma anche ottimo realizzatore con 4 reti realizzate in 17 presenze in campionato. 

 

Giacomo Bonaventura (Fiorentina), 32 anni. Il nostro viaggio nella Top 11 dei migliori calciatori "Over" della Serie A, continua con il centrocampo. La cura di Vincenzo Italiano gli ha ridato la qualità di rendimento che sembrava aver smarrito nel tempo. Per l'allenatore viola non ci sono dubbi: toglietegli tutto ma non Jack. È certezza, affidabilità e anche qualità. Basta vedere i dati che recitano 2 gol e 6 assist in questa prima fase della Serie A. Se la Fiorentina sta tornando fra le grandi del calcio italiano è anche grazie alla sua rinascita. 

 

 

Miguel Veloso (Hellas Verona), 35 anni. È il centrocampista portoghese la mente, il leader spirituale e carismatico della squadra di Igor Tudor. Nonostante l'avvicendamento sulla panchina gialloblù, Veloso rimane la certezza. Nel luglio del 2019, a 33 anni, sembrava fosse arrivato per completare la rosa e seguire Ivan Juric alla ricerca di un "fedelissimo" da portare con sé nella sua nuova avventura. In realtà Veloso si è preso il Verona sul campo, declinando la quantità del sacrificio con la qualità del fosforo. Per lui 2 assist e la dimensione di "insostituibile" nell'undici gialloblù.

 

Marten De Roon (Atalanta), 30 anni. Marten è un pilastro determinante della "Dea". Sempre più simbolo della squadra che negli ultimi anni si è assestata fra le grandi del calcio italiano. Il centrocampista olandese è una pedina imprescindibile del centrocampo di Gasperini. Dopo quattro stagioni con la maglia dell'Atalanta continua la sua qualità di prestazione in mezzo al campo. La "Dea" continua a sognare grandi traguardi e Marten non ha alcuna intenzione di fermarsi.

 

Ciro Immobile (Lazio), 31 anni. Concludiamo il nostro 11 con il reparto offensivo in cui non può mancare l'attaccante biancoceleste. Immobile continua a parlare l'unica lingua che conosce, quella del gol. Sono 13 le reti realizzate in 15 presenze in Serie A. Il capitano della Lazio nonostante un finale di anno caratterizzato da qualche infortunio e dalla positività al Covid-19, continua a mantenere la seconda posizione nella classifica dei cannonieri in campionato. Maurizio Sarri lo aspetta con trepidazione così come Roberto Mancini che conta tanto sul suo bomber per ottenere la qualificazione al prossimo Mondiale in Qatar nel 2022.

 

Edin Dzeko (Inter), 35 anni. Lo ha chiesto Antonio Conte ma è arrivato con Simone Inzaghi. Dalla Roma all'Inter, Edin continua la sua missione: fare gol. Il primato dei nerazzurri è merito anche delle gioie che l'attaccante di Sarajevo ha regalato ai suoi tifosi. Sono 8 le reti realizzate da Dzeko, grazie alle quali la capolista della Serie A vanta il migliore attacco. Non solo gol ma anche un attaccante in grado di lavorare con e per la squadra. Il dato dei 4 assist dimostra come Edin sia determinante nell'idea di calcio di Simone Inzaghi.

 

Zlatan Ibrahimovic (Milan), 40 anni. "Per quello che vale non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto, per essere quello che vuoi essere. Non c'è limite di tempo", parafrasando il protagonista de "Il curioso caso di Benjamin Button". Questo 11 non poteva concludersi senza il Benjamin Button per definizione della Serie A. Sono 40 primavere, ma per lui il tempo non esiste: è rimasto lo Zlatan di Malmö, perché "puoi togliere il ragazzo dal ghetto ma non il ghetto dal ragazzo". Quando è tornato nel calcio italiano con la maglia del Milan nel gennio del 2020, all'età di 38 anni e dopo un grave infortunio, sembrava fosse arrivato per godersi l'autunno della sua incredibile carriera. Per chiunque sarebbe stato così, non per Ibra. Dal primo istante ha dimostrato sul campo come l'età possa essere un numero relativo, quasi effimero, regalando ai tifosi rossoneri emozioni raccontante nel presente e non declinate dalla nostalgia del passato. Nonostante qualche acciacco, la sua prima parte di stagione recita 7 reti e 2 assist in 11 presenze in campionato. Il suo carisma a Milanello, però, ha contribuito a riportare il Milan fra le grandi del calcio italiano. Il curioso caso di Zlatan Ibrahimovic, Brad Pitt aveva capito tutto.

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