Serie A, la top 11 degli under nel 2018

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A 16 anni e 10 mesi ha esordito in Ligue 1, a 19 già si è preso la Fiorentina. Percorso da predestinato quello di Alban Lafont, portiere classe ’99. Dopo l’inizio in salita il francese è cresciuto e ha acquisito sicurezza, ora tra i pali sembra un veterano. Le incertezze sono state spazzate via dalle prestazioni super con Empoli e Milan e per il 2019 si candida come sorpresa del nostro campionato.

Milenkovic

Lo chiamano il gigante buono perché è alto quasi due metri e ha la faccia da bravo ragazzo. In campo però si trasforma e ringhia su tutti, per conferma chiedere ad Higuain, che nell’ultimo turno di campionato ha passato una brutta giornata nella stretta marcatura del difensore serbo. Classe ’97, già due stagioni a buoni livelli in Italia e gli occhi del Manchester United che gli sono piombati addosso.

Luiz Felipe

L’inizio di stagione non ha entusiasmato, lo dicono i numeri e le prestazioni. Luiz Felipe è ancora alla ricerca di continuità dopo l’ottimo girone di ritorno del passato campionato. Le qualità del brasiliano classe ’97 però sono già chiare a tutti, soprattutto ad Inzaghi, che ha spesso speso parole di incoraggiamento per il giovane difensore. Che nel nuovo modulo proposto dall’allenatore biancoceleste potrebbe trovare spazio tra i titolari con continuità.

Romagna

Ora punto fermo della difesa del Cagliari, fino a qualche anno fa astro nascente della retroguardia della Juventus. Percorso importante quello di Filippo Romagna, che ha vestito per 5 anni il bianconero prima del salto tra i grandi. Novara, Brescia e adesso il Cagliari, che si affida alle qualità del difensore classe ’97 per sperare in una salvezza tranquilla.



Barella

Quantità, qualità e personalità, tradotto: centrocampista completo. Definizione che si addice alla perfezione a Nicolò Barella, il ‘piccioccheddu’ che si è fatto grande e trascina il Cagliari. Classe ’97 e un carisma da leader. Prima ‘Barellino’ e ‘mascotte’, ora anima della squadra sarda. Per lui le sirene di mercato suonano da tempo, intanto il Cagliari e la nazionale se lo godono.


Bentancur

Allegri lo aveva detto in tempi non sospetti: “Sarà la sorpresa del campionato”. L’allenatore bianconero non ha sbagliato e ora si gode il Bentancur 2.0. Non più un giovane di belle speranze, ma una sicurezza per il centrocampo. Già 18 presenze tra campionato e Champions, due gol e prestazioni da veterano. L’uruguaiano classe ’97 studia Pjanic e si ispira a Busquets, sogna da grande ed è diventato punto fermo della Juventus.

Zaniolo

La metamorfosi di Zaniolo è stata sorprendente: si è trasformato da contropartita a speranza per il futuro. Tutto nel giro di pochi mesi. Prima tappa: esordio da titolare in Champions contro il Real Madrid, per la prima volta tra i grandi. Battesimo del fuoco superato e una rapida ascesa che ha portato il classe ’99 a diventare il giocatore più in forma della Roma. Responsabilità che non sta spaventando il giovanissimo centrocampista, costretto a crescere in fretta per aiutare Di Francesco nella corsa Champions.

Mandragora

Venti milioni: tanto ha speso l’Udinese per strappare Mandragora alla Juventus. Una cifra importante che certifica le qualità del centrocampista classe ’97. 21 anni e già tanta esperienza: Genoa, Pescara, Juventus, la consacrazione a Crotone nonostante la retrocessione e ora Udine per trovare continuità.



Kouamé

Kouamé ha il sorriso contagioso: così dicono dalle parti di Genova. Balla la MHD Afro Trap, si diverte e segna. Soprattutto fa sognare i tifosi del Genoa. In coppia con Piatek è uno spettacolo: gioventù all’attacco, come in un film. Classe ’97, 3 gol finora, tanta qualità e gli occhi delle grandi addosso. Primi tra tutti quelli del Napoli, che osserva con particolare interesse il ragazzo con il sorriso stampato sulle labbra.

Chiesa

Il gol capolavoro con il Milan è solo l’ultimo di una lunga sequenza di momenti memorabili per Federico, che ha appena 21 anni ma gioca da leader. Caratteristica scritta nel DNA, marchio di fabbrica della dinastia Chiesa. Quando parte non lo prende nessuno, così riesce a trascinare anche la Fiorentina. Che si aggrappa alla sua voglia per puntare all’Europa.

Cutrone

Higuain si inceppa? Nessun problema, ci pensa Cutrone. Sta andando più o meno così in casa Milan in questo avvio di stagione. Quando manca l’argentino è il giovane attaccante rossonero che si mette in proprio e fa l’Higuain’. Una crescita continua, una sorpresa constante. Patrick doveva essere il giovane da gestire ed è finito per diventare fondamentale. Google Privacy