Serie A, dove eravamo rimasti? Il Verona sogna l’Europa

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Il Verona ha giocato fin qui 25 partite di Serie A. Prima della sosta forzata a causa della pandemia di COVID-19, si trovava all’ottavo posto in classifica con 35 punti a un solo punto dal Milan settimo e distanziato quattro lunghezze del Napoli sesto, ma con una partita in meno rispetto a entrambe le squadre.

Qual era la situazione al momento della sospensione?

L'ultima partita in stagione il Verona l’ha giocata lo scorso otto marzo perdendo per 2-1 in trasferta contro la Sampdoria. Un match dove la squadra di Juric era passata in vantaggio nel primo tempo, per poi essere prima raggiunta e in seguito superata dalla doppietta di Quagliarella. L’atmosfera però resta di totale fiducia. I gialloblu neopromossi in Serie A, infatti, sono da considerarsi la sorpresa della stagione. Prima dello stop forzato, Pazzini e compagni erano imbattuti in campionato dallo scorso sette dicembre, vantando anche due pareggi in trasferta contro Milan e Lazio e il successo casalingo per 2-1 contro la Juventus. L’obiettivo, o meglio, il sogno della squadra di Juric si chiama Europa.

Com’è adesso?

Salvezza ormai raggiunta, e Serie A mantenuta in modo brillante. L’obiettivo del Verona è cercare di dare continuità sia dal punto di vista del gioco che dei risultati esattamente come nel periodo che ha preceduto il lockdown. Al momento della ripresa del campionato la squadra di Juric giocherà tre delle prime quattro partite in casa contro Cagliari, Napoli e Parma.

Mentre andrà in trasferta il 28 giugno a Sassuolo. Il Verona ha ripreso gli allenamenti individuali lo scorso 8 maggio a Pescheria, in piccoli gruppi e attenendosi alle regole del protocollo. In seguito, lo scorso 26 maggio, dopo aver effettuato tutte le precauzioni del caso, la squadra ha ricominciato gli allenamenti collettivi agli ordini di Ivan Juric. Il countdown sta ormai per terminare, sabato i gialloblu scenderanno di nuovo in campo al Bentegodi contro il Cagliari alle ore 21:45.

Cosa serve per un finale di stagione di successo?

Il vero obiettivo della squadra di Juric è raggiungere quanto prima la matematica salvezza, che appare davvero a un passo. Poi si proverà l’assalto alla qualificazione in Europa, che rappresenterebbe un miracolo sportivo. Dopo la promozione in Serie A arrivata la scorsa stagione tramite i playoff e senza alcun favore del pronostico, il raggiungimento dell’europa rappresenterebbe un passo tanto importante quanto inaspettato per la società del presidente Setti.

Per poter credere in questo sogno, ciò che sarà fondamentale è certamente la concentrazione massima di quelle pedine fondamentali della squadra. Ad esempio due dei protagonisti principali della stagione: Amrabat e Rrahmani sono già stati venduti rispettivamente a Fiorentina e Napoli. Oltre che i tanti interessamenti verso Marash Kumbulla, e le scadenze dei tanti calciatori in prestito: Da Miguel Veloso a Borini, passando per Salcedo. Sarà fondamentale quindi restare concentrati sulla stagione in corso, per provare a centrare un traguardo storico.

Chi si è distinto durante la quarantena?

Non è stata una quarantena semplice per tutti i calciatori del Verona. Mattia Zaccagni, infatti, in seguito al match contro la Sampdoria è risultato positivo al coronavirus. Tutta la squadra è rimasta in città, oltre che lo staff, nessuno ha abbandonato il proprio territorio. Ma è stata anche una quarantena nel segno della beneficenza. Tante infatti le iniziative messe in atto dal club e dai suoi calciatori attraverso i social. La famiglia Setti, si è schierata sin da subito al fianco della città contribuendo con una donazione di 30mila auro alla raccolta fondi "AiutiAMO Verona”, oltre che  promuovendo un crowdfunding su CharityStars.

La stessa piattaforma ha poi ospitato diverse aste di maglie da gioco di alcuni tesserati gialloblù, oltre ad altri kit e reperti storici. Tante le iniziative di sensibilizzazione attuate dai singoli calciatori attraverso i social: da Pazzini a Kumbulla, passando per Rrahmani tra gli altri. Oltre che vere e proprie donazioni come quella effettuata all’ospedale San Raffaele di Milano da parte di Miguel Veloso, oppure quella di Fabio Borini alla raccolta fondi avviata da John Terry su JustGiving.

Chi può essere il giocatore chiave?

Sofyan Amrabat. Il calciatore è uno degli insostituibili di Ivan Juric, che lo scorso ottobre dichiarò: “Turnover? No, Amrabat va in campo finché non muore”. Una fiducia che il classe 1996 ex Brugge ha ripagato sul campo a suon di prestazioni e assist. Un rendimento che ha attirato su di lui tante società. La scelta dell’ex Feyenord è ricaduta sulla Fiorentina, che lo scorso 31 gennaio lo ha acquistato a titolo definitivo per 20 milioni di euro più 1,5 di bonus, pur lasciandolo in prestito a Verona fino al termine della stagione. Per lui un finale di stagione da protagonista con la maglia del Verona prima di proiettarsi e dedicarsi definitivamente alla prossima stagione che lo vedrà protagonista con la Fiorentina di Rocco Commisso.

Serie A, il calendario del Verona

20 giugno ore 21:45 Verona-Cagliari

23 giugno ore 19:30 Verona-Napoli

28 giugno ore 19:30 Sassuolo-Verona

1 luglio ore 21:45 Verona-Parma

5 luglio ore 19:30 Brescia-Verona

9 luglio ore 21:45 Verona-Inter

12 luglio ore 19:30 Fiorentina-Verona

15 luglio ore 21:45 Roma-Verona

18 luglio ore 17:15 Verona-Atalanta

22 luglio ore 21:45 Torino-Verona.

 

 

 

 

 

 

 

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