Serie A, dove eravamo rimasti? Il Cagliari e un filo da ritrovare

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Il Cagliari ha giocato fin qui 25 partite, collezionando 32 punti frutto di 8 vittorie, altrettanti pareggi e 9 sconfitte. In Coppa Italia ha interrotto il proprio cammino a gennaio, perdendo 4-1 gli ottavi di finale contro l’Inter.

Qual era la situazione al momento della sospensione?

La squadra rossoblu, prima dello stop di marzo per l’emergenza sanitaria, stava vivendo un momento complicatissimo. Tanto che il 3-4 della Sardegna Arena contro la Roma non è soltanto l’ultima sconfitta rossoblù, ma anche la gara che è costata la panchina a Rolando Maran. Sostituito da Walter Zenga, un caso anomalo: l’annuncio, poi la sospensione e nessuna gara ufficiale con il nuovo club in tre mesi. Alla base del cambio il crollo di risultati. Erano partiti fortissimi, ritrovandosi in zona Europa grazie a una striscia di 13 risultati utili di fila (8 vittorie e 5 pareggi). Poi, dall'incredibile rimonta subìta nel recupero della partita con la Lazio, il buio. Nessuna vittoria (l’ultima il 2 dicembre contro la Sampdoria) e altre sei sconfitte in nove partite, le ultime tre consecutive. In mezzo, a gennaio, anche l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano dell’Inter.

Com’è adesso?

Per il Cagliari, ancora di più, sarà un nuovo campionato. In questi mesi i giocatori hanno avuto l’opportunità di svuotare la testa e smaltire un crollo che è stato soprattutto mentale. Walter Zenga è carico e pronto a giocarsi - come le ha definite - “tredici battaglie”. La prima il recupero sul campo dell’Hellas Verona in programma sabato. L’allenatore nativo di Milano crede molto nelle potenzialità del gruppo e si è detto colpito dalla squadra, apparsa molto motivata. Lavoro sulla mente, ma anche sulla tattica. Nelle ultime settimane ad Assemini è stato provato il 4-3-3, ma anche il 3-5-2. Una rosa, anche grazie alla possibilità dei cinque cambi, tenuta sulla corda. Zenga non vuole sentir parlare di “titolari e riserve” e sta coinvolgendo tutti, studiando soluzioni alternative e novità nell’undici iniziale. Unico neo gli infortunati, ai box ci sono due centrocampisti: Radja Nainggolan (distrazione al polpaccio) e Christian Oliva (distorsione alla caviglia).

Cosa serve per un finale di stagione di successo?

Il primo obiettivo sarà ritrovare fiducia attraverso una vittoria che, complice lo stop forzato, manca da quasi sette mesi. Il primo passo per risalire la classifica e chiudere almeno nella parte sinistra, dopo un cammino iniziale da Europa e in concomitanza con l’anno del centenario. Il Cagliari è ora in dodicesima posizione e, con una partita in meno, ha sette punti di vantaggio sulla coppia formata da Genoa e Lecce. Zenga, dopo aver passato tanto tempo a lavorare con la squadra senza la possibilità di un riscontro sul campo, ha davanti a sé tredici finali per restituire entusiasmo all’ambiente, deluso dalle prestazioni della squadra e il carattere poco combattivo dei giocatori. Un’occasione per l’Uomo Ragno anche di conquistare la fiducia del presidente Giulini in vista del prossimo anno.

Chi si è distinto durante la quarantena?

Se durante l’emergenza per il Coronavirus i giocatori hanno rinunciato alle mensilità di aprile per venire incontro al club, da segnalare c’è anche l’iniziativa del presidente Giulini, protagonista di un importante gesto di solidarietà attraverso la sua Fondazione. Giulini, a fine marzo, ha donato infatti 200mila euro agli ospedali sardi per l’acquisto di presidi medico-chirurgici, macchinari e attrezzature a supporto dei reparti di terapia intensiva e subintensiva.

Chi può essere il giocatore chiave?

Joao Pedro. Il brasiliano, che sarà squalificato contro il Verona, è stato fin qui tra i giocatori più importanti del Cagliari. Con 16 reti e 2 assist il 28enne è entrato in quasi la metà dei gol sardi. Numeri sorprendenti che lo hanno portato al quarto posto della classifica marcatori della Serie A dietro Immobile, Ronaldo e Lukaku. Un giocatore che, con la sua qualità tra le linee, può segnare la rinascita della sua squadra in questa ultima parte di campionato. Dal 2014 in Sardegna, Joao Pedro sta vivendo sul piano realizzativo la sua miglior stagione in carriera e ha messo nel mirino anche il record rossoblù di David Suazo, autore di 22 gol nella stagione 2005-2006.

Serie A, il calendario del Cagliari

20 giugno 21.45 Verona – Cagliari

23 giugno 19.30 Spal – Cagliari

27 giugno 19.30 Cagliari – Torino

1 luglio 19.30 Bologna – Cagliari

5 luglio 19.30 Cagliari – Atalanta

8 luglio 19.30 Fiorentina – Cagliari

12 luglio 19.30 Cagliari – Lecce

15 luglio 19.30 Sampdoria – Cagliari

18 luglio 19.30 Cagliari – Sassuolo

23 luglio 21.45 Lazio – Cagliari

26 luglio (orario da definire) Cagliari – Udinese

29 luglio (orario da definire) Cagliari – Juventus

2 agosto (orario da definire) Milan - Cagliari

di Gabriele Candelori

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