Como, Sergi Roberto: "Cercavo una nuova sfida. Un onore avere Fabregas da allenatore"

Dopo aver lasciato il Barcellona in lacrime, Sergi Roberto ha deciso di accettare il progetto ambizioso del Como. Il giocatore ha raccontato di alcuni passi della sua carriera, le sue ambizioni per questo nuovo progetto e le sue emozioni a La Gazzetta dello Sport.

Le parole di Sergi Roberto

L'addio al Barcellona è stato pieno di emozioni per Sergi Roberto: "Dopo 18 anni ho lasciato il club della vita. Quel giorno ho ripercorso i momenti della mia carriera. Ho vinto tutto e ho giocato con i migliori del mondo, oltre ad aver indossato la fascia da capitano. Sono stato fortunato a condividere lo spogliatoio con delle leggende, che mi hanno seguito e hanno fatto di tutto per aiutare i giovani".

Ha svelato anche la sua top 11 blaugrana: "Ter Stegen o Valdes in porta, con Dani Alves, Puyol, Piquè e Jordi Alba in difesa. A centrocampo Xavi, Iniesta e Busquets. In attacco Neymar, Suarez e Messi. Fabregas? Un onore averlo da allenatore. È stato uno dei migliori giocatori del mondo sono entusiasta di iniziare questa avventura. In campo era intelligente, faceva degli assist di una grande qualità".

Ma perché il Como? "Cercavo una nuova sfida. Avevo tante offerte, ma ho capito quanto fosse ambizioso il progetto della società. L'obiettivo di questa stagione è rimanere in Serie A. Esordio al Sinigaglia? Sabato sarà un giorno emozionante per il club. Giocheremo in Serie A dopo 21 anni dall'ultima volta. Sono pronto a dare il mio contributo. La Serie A è tosta, ma è solo una questione di tempo. Campioni in un altro ambiente? Tutti i grandi giocatori sono abituati a lottare, dobbiamo dare il nostro contributo con la nostra esperienza".

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