Sassuolo, Di Francesco: "Aquilani in condizione, ho un dubbio in difesa"
Il calcio è un mondo che ti permette di realizzare dei sogni. Eusebio Di Francesco fra i suoi idoli aveva Zico, proprio domani il campione brasiliano sarà presente alla festa per i 120 anni dell’Udinese. Il tecnico sassolese spera di incontrare l'ex campione carioca “Mi farebbe piacere stringergli la mano, sarei contento di poterlo salutare, era uno dei miei idoli. Festa? Spero che i bianconeri festeggino prima del match e non dopo”.
Il Sassuolo dopo il passo falso di domenica scorsa con il Chievo vuole riprendere a camminare, davanti c’è una partita che se vinta permetterebbe agli emiliani di superare proprio i friulani: “La squadra di Delneri gioca in verticale, il possesso palla non è certo l’arma migliore dei nostri avversari di domani, questo aspetto non deve far allungare i miei giocatori, dovranno rimanere corti e compatti. L’Udinese davanti ha calciatori importanti, la stessa cosa vale per i centrocampisti che compongono la linea mediana. Ai bianconeri non mancano le qualità fisiche importanti. Non andremo in campo per fare lo 0-0, la sfida poi dirà quello che dirà. I friulani puntano a far crescere giocatori stranieri, con l’acquisto di Lasagna le cose stanno cambiando. Il Sassuolo punta sia sul risultato che sui giocatori italiani, sono quindi filosofie diverse”.
Un pensiero indiretto a Nereo Bonato l’ex dirigente del Sassuolo che portò Di Francesco in Emilia e lo richiamò al posto di Malesani quando nell’aria girava il nome di Filippo Inzaghi. Uno dei calciatori migliori neroverdi di questa seconda parte di stagione è Aquliani: “E’ in condizione fisica, le cifre dicono che nelle partite giocate è quello che ha corso di più. Ricordiamo il giocatore che è stato, ma che giocatore è ancora per me”.
In settimana si è rivisto Missiroli: “Lo stiamo praticamente ritrovando, sta recuperando la condizione ma difficilmente giocherà dall’inizio. A Udine non avremo Ragusa e Antei, Defrel si sta allenando con continuità. In difesa con Acerbi giocherà uno fra Cannavaro e Peluso”.
Antonio Montefusco