Lazio, Sarri: "Champions League? Se qualcuno davanti sviene..."
La Lazio supera il Venezia per 1-0 e porta a casa 3 punti preziosi.
Protagonista della serata Ciro Immobile, recordman con la maglia biancoceleste. Non nasconde la soddisfazione Maurizio Sarri, intervistato ai microfoni di Sky al termine della partita: "Quando affronti le squadre in lotta salvezza nell'ultimo terzo di campionato è sempre una partita difficile. Siamo stati bravi a farli ripartire poco, anche se dopo l'1-0 non l'abbiamo chiusa. Tutto sommato comunque la squadra ha fatto bene".
"Zaccagni, giallo eccessivo. Non siamo stati in grado di giocare in Europa"
Un dato importante per Sarri è il numero di gol subiti, che si è abbassato sensibilmente: "Ora sicuramente la linea difensiva è più protetta rispetto a prima e si guadagna solidità. In questo modo si vince rischiando meno". E anche la qualità del gioco aiuta: "Non sempre si vince giocando bene, ma se lo fai le possibilità aumentano sensibilmente. Stasera era importante fare punti ma sono contento anche della prestazione. Mi dispiace solo sia finita 1-0, c'era margine per un distacco più ampio".
Da adesso testa al derby, in cui mancherà Zaccagni: "Ho rivisto le immagini, il contatto c'è. Io sono dell'idea che non tutti i contatti siano rigore, ma simulazione mi sembra troppo. Era un contatto ginocchio contro coscia di Zaccagni: non dico che era rigore, ma simulazione no. La Roma è una squadra forte da inizio anno e a gennaio si è rafforzata ulteriormente. È un avversario di altissimo livello, ma conta relativamente: il derby è una partita a parte.
In chiusura un ragionamento in ottica europea: "Noi non siamo stati capaci di giocare 3 partite a settimana. Lo dimostrano i numeri: nelle settimane senza Europa abbiamo fatto più punti. La matematica dice che abbiamo lasciato una decina di punti giocando in Europa: è un limite nostro. Certo è che giocare il giovedì non è come giocare martedì e mercoledì. Secondo me giocare giovedì e poi domenica è un'esagerazione, ma il calcio oggi è questo".
E chissà che la Lazio non riesca a giocare di martedì e mercoledì già dall'anno prossimo: "Oggi la Champions è un obiettivo troppo lontano per essere credibile. Dobbiamo darci obiettivi tangibili partita per partita per poterci credere in maniera forte. Poi se qualcuno davanti sviene... vediamo".