Sarri: "Giocare contro squadre forti esalta la Lazio"

È già tempo di vigilia per la Serie A. Domani infatti si ripartirà dall'undicesima giornata di campionato, nell'importante sfida a Bergamo tra Lazio e Atalanta. Queste le parole dell'allenatore Maurizio Sarri in conferenza stampa: "A Bergamo affronteremo una squadra forte, ma il tentativo è quello di imporre il nostro gioco. L'Atalanta è una big e giocare contro squadre forti esalta la mia squadra, ma non dipende dal mio lavoro. L’obiettivo è avere continuità, quindi la partita di domani, a livello di prestazione, deve garantirci costanza di rendimento".

Luis Alberto verso la panchina?

Non mancano le domande in merito alle tante panchine di Luis Alberto: "Luis Alberto e Cataldi titolari? Dipende dalle loro condizioni, vedremo dopo l’ultimo allenamento. Milinkovic-Savic penso abbia fatto la miglior partita della stagione contro la Fiorentina. Abbiamo 72 ore di riposo tra una partita e l’altra, non è successo a nessuna squadra di Serie A. Questa è una difficoltà in più. Immobile sta facendo bene, ha fatto 8 gol in 9 partite, quindi in continuità con le ultime stagioni. Muriqi si sta allenando bene, in questo momento è a disposizione e può dar fiato a Immobile".

Poi, spazio alla crescita del reparto difensivo: “I nostri difensori stanno migliorando come intesa. Acerbi è in crescita a livello di sicurezza e personalità, è un giocatore che può dare tantissimo. L’Atalanta è un esempio a livello societario, un punto di riferimento e ha dimostrato molto. È un punto di riferimento, ma noi siamo un'altra società".

Maurizio Sarri su Felipe Anderson e Pedro

"Le alternative a Felipe Anderson e Pedro? Ci sono pochi giocatori che possono addattarsi a quei ruoli. Ci sono Felipe e Pedro, poi i giovani Moro e Romero, mentre Zaccagni è infortunato. Moro è meno giovane rispetto a Romero, è più avanti nel percorso. Sono due giocatori interessanti, possono diventare forti, ma al momento possono essere utilizzati soltanto a spezzoni, senza conferir loro troppe responsabilità", ha poi concluso.

Google Privacy