Sampdoria, Stankovic: "C'è chi sa gestire la tensione, chi no. Sabiri? Chiedete a lui cosa è successo"
La Sampdoria, dopo due sconfitte consecutive, nella venticinquesima giornata di campionato ha pareggiato per 0-0 contro la Salernitana di Paulo Sousa. I blucerchiati mancano ancora l'appuntamento con la prima vittoria casalinga del campionato, rimanendo ultimi a quota 12 punti in classifica. Al termine della gara, Dejan Stankovic ha parlato ai microfoni di DAZN.
Le dichiarazioni di Stankovic al termine di Sampdoria-Salernitana
Dejan Stankovic ha iniziato la propria intervista commentando la partita, soprattutto sul clima dello stadio: "Non mi sono piaciuti i primi venti minuti: nessun giocatore reagisce nello stesso modo, c'è chi lo fa bene, c'è chi è molto condizionato. Su questo non posso far nulla. Venendo allo stadio, avvicinandomi alla curva per scendere, ho visto gente dai 7 ai 77 anni applaudirci, incoraggiarci, mandarci baci. Ho visto la coreografia, la gente cantare: mi viene la pelle d'oca. Più di questo, i nostri tifosi non so che possono fare".
Quindi, ha parlato dell'approccio dei propri giocatori, spiegando anche il motivo (in maniera velata), della sostituzione di Sabiri avvenuta nel primo tempo: "C'è chi sa gestire la tensione, chi no. In un momento potevo far tre cambi, ma non volevo mettere la squadra in difficoltà. Ho fatto il cambio per non mettere la squadra in difficoltà. Se era quinto, venticinquesimo, o dopo non cambia nulla. All'intervallo ci siamo ridisegnati e la reazione si è vista. Non voglio solo incassare pugni, ma anche darli".
Stankovic ha quindi proseguito in conferenza stampa: "Dovete chiedere ciò che è successo a Sabiri non a me, lui deve vincere la gara con se stesso e poi dare una mano ai compagni. Deve capire in che situazione siamo, io devo proteggere la squadra. È una decisione per tenere equilibrio e la prestazione della gara. In certi momenti andavamo sotto al nostro standard, perdendo palle facili. Cosa mi aspetto da Sabiri? Non voglio più parlare di lui, abbiamo 25 giocatori. Perché non parliamo di Winks che ha dato tutto, Bruno monumentale. Zanoli che ha fatto bene. Errore tenerlo dopo la cessione? Io non c’entro, è un altro l’indirizzo al quale fare questa domanda non sono io la società"