Una Sampdoria 'alla Ranieri'

Una "vittoria gagliarda" e una squadra 'alla Ranieri'. Carlo Osti e Riccardo Pecini così hanno costruito la Sampdoria di quest'anno dopo un calciomercato complesso ma senza rinunciare agli obiettivi prefissati per creare il giusto mix tra gioventù ed esperienza da mettere al servizio dell'allenatore.

Quel Sir Claudio che esattamente 5 anni fa (era il 24 ottobre 2015) era al Leicester, vinceva 1-0 contro il Crystal Palace e saliva al quinto posto nella classifica della Premier League che avrebbe conquistato pochi mesi dopo. Quinto come la sua Samp oggi in Serie A, seppure in attesa dei risultati delle altre. Allora il gol di Jamie Vardy e i festeggiamenti con pizza e 12 bottiglie di Moët, adesso le reti di Quagliarella, Thorsby e Jankto e una cena fuori tutti insieme rimandata. 

Altri tre punti e altri 3 gol, come contro la Lazio sabato scorso quando la sponda blucerchiata di Genova ha riletto la favola Augello, il 26enne che è arrivato tardi in Serie A e che Osti ha seguito a lungo, e ha scoperto il 20enne Damsgaard e il suo talento. Un altro giovane come Askildsen, Gerbi, Stoppa e D'Amico voluti a Genova per crescere all'ombra della Lanterna e dell'esperienza dei più maturi a cui si sono aggiunti Candreva, Keita, Silva, Ravaglia.

Quagliarella è il solito frontman, con i suoi 4 gol in campionato a guidare la lista dei 7 marcatori diversi di questo inizio campionato della Samp. 

Bomber con 37 anni sulle spalle e 168 gol nelle gambe ad eguagliare Giuseppe Savoldi al 15esimo posto dei migliori marcatori all-time in Serie A; bestia nera dell'Atalanta, squadra contro cui ha segnato più gol in carriera (12). Mentre Ranieri si conferma incubo di Gasperini che contro l'allenatore romano ha il 67% di insuccessi con 6 sconfitte su 9 confronti. 

Media di 1,80 punti a partita, tre partite consecutive vinte in Serie A come a inizio 2019. La costante? Claudio Ranieri. 

L'allenatore che chiede alla sua Samp di giocare con coraggio, che guarda la classifica, vede 9 punti e pensa che ne mancano 31 per "stare tranquilli". Anche alla vigilia di un derby da conquistare per "lavare la sconfitta dello scorso campionato" dopo una vittoria gagliarda. 

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