Sampdoria, Colley atleta all’estero dell’anno del Gambia

In estate l’arrivo a titolo definitivo in Italia, dopo le due stagioni (cento presenze e un gol in Europa League) passate in Belgio maglia del Genk sulle spalle e il lungo corteggiamento della Sampdoria: poi i primi mesi passati a studiare l’ormai famosa ‘linea’ difensiva di Marco Giampaolo, in Coppa Italia ad inizio agosto l’esordio in blucerchiato, nella vittoria per 1-0 sulla Viterbese. Due settimane più tardi, la prima in campionato nel ko lontano dal Ferraris con l’Udinese. Poi le gare vissute dalla panchina, come sostituto naturale di quel Lorenzo Tonelli arrivato anche lui in estate però dal Napoli, prestazione dopo prestazione scavalcato nelle gerarchie dell’allenatore blucerchiato (17 a testa le presenze in questa stagione) fino a diventare una pedina fondamentale per la fase difensiva della Sampdoria.

Doria sulle spalle. Pronta a rivestire dopo il ko di Bologna, in vista delle ultime cinque gare della stagione. Quelle che a Colley potrebbero regalare anche una qualificazione in Europa.

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