Samp, Giampaolo: “Sogno di allenare il Barcellona”

E’ giunto il momento di fare il salto di qualità per la squadra, la “più matura” della sua gestione, qualificandosi per una competizione europea. Ma per Giampaolo la strada per riuscirci è ancora lunga e in salita, con diverse avversarie da superare: "L’Atalanta ha la mentalità giusta, il Toro è costruito per questo obiettivo, la Fiorentina ha qualità". Lui non si spaventa e lavora dodici ore al giorno a Bogliasco per perseguire l’obiettivo, tanto che i magazzinieri gli hanno regalato un paio di chiavi: “Così la sera chiudo io”.

L’allenatore della Samp può contare su un attaccante straordinario per la volata finale in campionato: “Quagliarella sa cosa significa vincere, l’ha respirato in grandi club e lo mette al servizio della squadra”. E a proposito di grandi squadre, Giampaolo rivela anche il suo sogno nel cassetto, che tiene ben chiuso: “Il mio desiderio è quello di allenare il Barcellona, ma siccome ne ho viste di tutti i colori non vado più dietro a certe cose”.

L’ex allenatore di Empoli, Brescia e Catania tra le altre, torna anche sull’incidente che due settimane fa ha visto coinvolto l’attaccante Grègoire Defrel, che si è fatto ritirare la patente per guida in stato d’ebbrezza, svelando il suo discorso fatto al ragazzo i giorni seguenti: "Gli ho detto: la prossima volta chiamami che ti riporto a casa io se hai bevuto un bicchiere in più. A me potrebbe succedere la stessa cosa, Galeone diceva che se bevi e vinci sei un intenditore, se bevi e perdi sei un alcolizzato". 

Infine c’è spazio anche per una battuta sul presidente Ferrero: "È un presidente atipico, non gliene può fregare di meno di giocatori e aspetti tecnici. Sa di non saperne, tanti non sanno ma pensano di saperne e nascono i problemi. È uno che stempera». E se Europa arriverà, l’allenatore ha già in mente il regalo da chiedere al suo presidente: “Una barca, così ogni lunedì prendo e vado”.

L'intervista integrale sulle pagine de La Stampa.

Google Privacy