Salisburgo, maledizione Champions: 11° preliminare fallito
Champions League? Una maledizione! Ecco, è esattamente questo lo stato d'animo che si vive questa mattina per le strade di Salisburgo. Cittadina famosa per l'architettura, per la musica di Mozart e... per il calcio! Specialmente negli ultimi anni, dove in Austria ha cominciato a dominare collezionando titolo su titoli.
Dal 2006 ben 9 in 12 anni, un vero e proprio monologo. Dominio iniziato quando alla guida della società è arrivata la Red Bull, che ha fatto del Salisburgo la prima squadra in Austria per forza economica, tecnica e per risultati.
Imbattibile in patria, fragile in Europa. O meglio, in Champions League! Perché il Salisburgo crolla ogni qualvolta si ritrova a giocare l'accesso alla fase a gironi della competizione continentale più importante. Ben 9 campionati vinti negli ultimi 12 anni in Austria? Record! Ma ben 11 playoff di Champions League falliti consecutivamente. Altro record!
Anzi, vera e propria maledizione. Anche perchè l'ultima eliminazione fa davvero male, soprattutto per il modo in cui arrivata. Con il Salisburgo che sembra lì ad un passo per sfatare questo tabù e interrompere l'incantesimo, prima del disastro finale.
Gara decisiva giocata in casa, alla Red Bull Arena, contro la Stella Rossa, dopo lo 0-0 della sfida d'andata a Belgrado. Munas Dabbur l'uomo scaccia incubi, con una doppietta segnata tra l'ultimo minuto del primo tempo e il 3' del secondo tempo. Poi il disastro.
Chiamatelo 'braccino', chiamatela maledizione. Fatto sta che il Salisburgo riesce nell'impresa di subire due gol in 60 secondi, dicendo addio al sogno Champions. La Stella Rossa segna con Ben Dabouhane e Degenek, si qualifica in virtù dei due gol segnati in trasferta e ringrazia. Per i serbi un ritorno nella fase a gironi della Champions League dopo 26 anni, a 28 anni di distanza dallo storico successo in finale contro il Marsiglia.
Per il Salisburgo una maledizione che continua, con 11 playoff persi consecutivamente. Nelle prime due sfide perse da sfavorita contro Valencia e Shakhtar Donetsk. Poi non è mai riuscita a invertire la tendenza, nonostante le sfide contro squadre più abbordabili come Maccabi Haifa (2009), Hapoel Tel Aviv (2010), Dudelange (2012), Fenerbahce (2013), Dinamo Zagabria (2016) e Rijeka (2017).
E ora un'altra stagione in Europa League, competizione in cui lo scorso anno la formazione austriaca si fermò ai supplementari della semifinale contro il Marsiglia dopo aver eliminato Real Sociedad, Borussia Dortmund e Lazio. In attesa di riprovarci il prossimo anno, per scacciare i fantasmi, interrompere la maledizione e giocarsi finalmente la tanto sognata Champions League...