La Salernitana si affida a Nicola, lo specialista delle salvezze
Ancora una volta, servirà una grande impresa. Ma nulla è impossibile, per Davide Nicola. L'allenatore vigonese è tornato ufficialmente in Serie A, sulla panchina della Salernitana, con cui ha firmato un contratto fino a giugno, con possibilità di rinnovo e diversi bonus (qui i dettagli).
Nicola è alla sesta esperienza nella massima serie italiana, e soprattutto è la quarta volta che subentra a stagione in corso. Spesso è stato chiamato da squadre in grande difficoltà, riuscendo a ottenere salvezze insperate, facendo leva prima di tutto sull'aspetto mentale del gruppo.
La rimonta impossibile con il Crotone
Dopo lo sfortunato approccio alla Serie A con il Livorno nel 2013, per Nicola la grande occasione arriva nel 2016, quando è chiamato a sostituire Ivan Juric al Crotone. Il croato ha trascinato i calabresi alla prima storica promozione in Serie A ed è passato al Genoa al termine della stagione. Nicola raccoglie un'eredità pesante e la stagione si preannuncia molto complicata dopo la cessione del bomber Ante Budimir.
Dopo 29 giornate, la squadra calabrese si trova al penultimo posto, a quota 14 punti e con sole 3 vittorie in campionato. A sole 9 gare dalla conclusione della stagione, la salvezza sembra ormai impossibile. Ma proprio in quel momento, la squadra di Nicola si esalta: una sola sconfitta, due pareggi e ben sei vittorie. I calabresi si affidano al carattere e ai gol di Diego Falcinelli, riuscendo a battere allo Scida anche l'Inter e la Lazio. L'eroe dell'ultima gara contro i biancocelesti è Andrea Nalini, che segna le sue prime (e uniche) due reti in Serie A proprio nel momento più importante.
Il ritorno a casa con il Genoa
Nella stagione successiva Nicola si dimette dalla panchina dei calabresi alla 15esima giornata, quando la squadra si trova al quindicesimo posto, fuori dalla zona retrocessione.
Dopo l'esperienza sfortunata a Udine, viene chiamato a una nuova impresa nella stagione 2019-2020: il Genoa, squadra in cui è cresciuto e ha militato per oltre sette stagioni, lo nomina nuovo allenatore al posto di Thiago Motta. I rossoblù, dopo 17 giornate, sono all'ultimo posto a quota 11 punti. L'umore nell'ambiente genoano è ai minimi storici, ma Nicola si affida nuovamente alla compattezza del gruppo per raggiungere la salvezza, seguendo una sorta di filosofia: #Semprealmassimo.
Il rendimento è altalenante, ma Nicola riesce a caricare la piazza e a ottenere un grande sostegno dal pubblico. Dopo la pausa del campionato con il primo lockdown a causa del coronavirus, conquista il diciassettesimo posto e la salvezza grazie alla doppietta di Tonny Sanabria e al sigillo di Cristian Romero, all'ultima giornata contro l'Hellas Verona (allenato proprio da Juric, suo predecessore al Crotone). L'allenatore viene in seguito sollevato dall'incarico in vista della stagione successiva, ma lascia un bellissimo ricordo nel cuore di tutti i tifosi del Genoa.
La cavalcata al cardiopalma con il Torino
L'ultima salvezza conquistata in Serie A risale alla scorsa stagione, sulla panchina del Torino. Nicola raccoglie la squadra, precedentemente allenata da Giampaolo, al terzultimo posto con appena 13 punti. Ma soprattutto, una piazza sull'orlo del precipizio, dopo essere passata dal lottare per le posizioni di vertice a giocarsi la salvezza fino all'ultima giornata.
L'allenatore si concentra ancora una volta sulla formazione di un gruppo solido e concentrato. Il compito è particolarmente difficile perché pochi giocatori della rosa sono abituati ad affrontare situazioni di questa difficoltà. Nel mercato di gennaio, in questo senso, Nicola chiama i fedelissimi Mandragora e Sanabria, avuti rispettivamente al Crotone e al Genoa, e adotta nuove soluzioni, affidando stabilmente le chiavi della difesa a Bremer e utilizzando Verdi come mezzala.
La cavalcata verso la salvezza viene anche complicata da un esteso focolaio Covid all'interno del gruppo squadra prima di alcune gare cruciali contro Sassuolo, Lazio e Crotone. Ma alla penultima partita del campionato, proprio nel recupero della partita contro la Lazio (giocatasi dopo una lunghissima battaglia in sedi giudiziarie tra le due società), il Torino ottiene il punto decisivo al cardiopalma, sfruttando anche l'errore dal dischetto di Ciro Immobile.
Pochi giorni dopo, il destino di Davide Nicola si incrocia nuovamente con Ivan Juric, che viene scelto come nuovo allenatore del Torino per la stagione 2021/22. L'allenatore vigonese rimane libero, ma ancora una volta giustamente orgoglioso del lavoro fatto. Ora inizia una nuova avventura, con la Salernitana, all'ultimo posto con 13 punti. Una nuova strada in salita, in cui gli servirà anche l'aiuto di quel Simone Verdi che aveva parzialmente rivitalizzato al Toro. Ma, come il passato ha dimostrato, nessuna squadra di Nicola va mai data per spacciata.