Salernitana, Calaiò: "Mio padre e mio figlio aspettavano i 200 gol"

Il momento è arrivato, repentino come una freccia che centra il bersaglio. Emanuele Calaiò ha deciso di dire basta, dopo aver colpito con i suoi gol e i suoi dardi i cuori dei tifosi di Napoli, Parma e Siena, ma anche di Ternana, Messina, Pescara, Genoa, Catania e Spezia.

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A 37 anni era difficile rinunciare al ruolo offertogli dalla Salernitana, che ha deciso di affidargli la mansione di dirigente del settore giovanile. Scarpette riposte con cura e via con un nuovo affascinante progetto, che Calaiò ha svelato oggi in conferenza stampa: "Ringrazio tutti, in particolare la mia famiglia che in tutti questi anni mi hanno seguito e supportato nella mia carriera. Certo, non l'hanno presa bene mio figlio e mio padre che speravano nel raggiungimento del traguardo di 200 reti. Mancava poco, ma l'offerta era di quelle che non si rifiutano. A gennaio farò 38 anni. Si deve guardare oltre, avevo due anni di contratto. Potevo continuare ancora fino a 40 anni, ma nella vita giunge il momento di fare scelte".

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