Sala, Torino: “Dieci partite per capire chi merita questa maglia”
E’ stato uno dei principali protagonisti dello scudetto granata 1975/76. Se Pulici e Graziani segnavano a raffica parte del merito va dato anche a Claudio Sala, capace di innescare le bocche da fuoco del Torino. Un po’ poeta e anche capitano, Sala ha parlato così del momento attuale dei granata in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: “Questo è un momento particolare e insieme delicato. Mazzarri era partito bene, nelle prime cinque partite viaggiava in perfetta media inglese, vittoria in casa e pareggio fuori. Poi le cose sono cambiate e adesso si tratta di rimettersi in pista. E anche se l’obiettivo di un piazzamento in Europa League è in salita, occorre trovare le motivazioni per chiudere bene la stagione. Quando giochi nel Toro devi sempre sentirti sotto esame, ma da adesso alla fine i granata hanno davanti dieci partite da giocare come altrettante finali. Serviranno per capire chi è da Toro e chi no. E quelle saranno le scelte che non si dovranno sbagliare. Belotti? È un periodo un po’ così: fa fatica. In campo, là davanti, talvolta sembra quasi isolato, eppure il Toro giocava così anche lo scorso anno quando segnava sempre: il Gallo punta centrale e due attaccanti esterni che si occupavano della fascia e a tratti si accentravano. Il punto è che la differenza rispetto allo scorso anno la fanno proprio i suoi gol: a questo punto del campionato ne aveva segnati 16 in più. Come va servito il Gallo? In tutti i modi, dal centro e dalle fasce. Perché Belotti ha dimostrato di saper segnare di destro e di sinistro, di testa e in rovesciata. A patto di avere i compagni che sappiano confezionargli l’assist giusto. Il punto è che l’anno scorso andava tutto dritto, mentre quest’anno ha avuto anche una bella dose di sfortuna, come dimostrano gli infortuni che ha avuto. Ottimista per il futuro? Sì, a patto di dare a Mazzarri il tempo di cui ha bisogno. Deve utilizzare bene gli ultimi due mesi di stagione, valutando a fondo tutti gli elementi della rosa. Quella sarà la chiave per i piani futuri granata.”